Sui campi di golf possono succedere cose anche molto strane e particolari alla nostra palla. Per esempio capita di trovarla in posizione assurda attorno a un bunker, costringendovi a posture da contorsionista per colpirla. Oppure, quanto diventa difficile dover recuperare la nostra compagna di gioco su una forte pendenza, con gambe in posizione da slalom gigante? Oppure ancora, decidereste di mettere i piedi in acqua per salvarvi da un insidioso laghetto, difendendo a tutti i costi un poco esaltante doppio bogey?
Insomma, tutti le abbiamo provate proprio tutte per riuscire a chiudere decorosamente una buca complicata. D’altronde, una palla persa è senz’altro fastidiosa, anche se non è certo peccato mortale non trovarne una o due durante il giro. Ma c’è chi, incredibile a dirsi, è riuscito a farlo anche sul green. E non stiamo parlando di un comune signor Rossi o Mister Smith.
La disavventura è infatti capitata a un membro del Tour della PGA statunitense. Era a un passo dal vincere un torneo minore quando, all’ultima buca, ha marcato la palla e quindi l’ha lanciata al suo caddie per pulirla. Colto di sorpresa, il caddie mancò clamorosamente la presa. E la palla rotolò in uno stagno accanto al green.
Cinque minuti di ricerca portarono a ritrovare un bel numero di palle, ma sfortunatamente non quella in questione. Con una penalità di due colpi aggiunta al suo punteggio, il giocatore perse il torneo. Non ci è dato di sapere che fine ha fatto il suo caddie…
Molti giocatori di golf non contrassegnano la pallina con un simbolo personale. E questo potrebbe farla perdere ovunque sul campo, se non si fosse in grado di identificarne una come la propria. La marca, il modello e il numero della pallina infatti possono non essere una prova sufficiente. Ricordatelo fin dalla prossima occasione.