Paratore ha parlato da Dubai sostenendo la tesi delle Olimpiadi ad ogni costo, anche quello del pubblico. “Le Olimpiadi devono disputarsi – ha spiegato all’ANSA – anche per rispetto verso quegli atleti che dedicano anni di allenamenti per realizzare il sogno di ogni sportivo. Ma dico no ai Giochi con il pubblico sugli spalti se l’emergenza sanitaria non sarà sotto controllo. Non sarebbe sostenibile e giusto, visto che questo è un evento che prevede l’arrivo di tantissima gente da tutto il mondo”.
Un’opinione certamente condivisibile quella del 23enne azzurro che ha Tokyo nel mirino. Ma come spergiurare il rischio di un focolaio con atleti che arriverebbero da tutto il mondo. “Mi auguro che possa essere creata una bolla sul modello NBA e in stile PGA ed European Tour. Serve sicurezza ma i Giochi non possono subire un altro rinvio o essere annullati. Lo sport deve andare avanti”. L’isolamento dei Tour qualche caso lo hanno comunque avuto mentre ha funzionato alla perfezione quello del NBA all’interno di Disney World di Orlando. Certo che, se non dovesse risolversi la situazione la bolla modello NBA sarebbe l’unica soluzione per scongiurare un nuovo rinvio delle Olimpiadi o, peggio, la cancellazione.
Paratore prepara la corsa alle Olimpiadi da Dubai
Mentre l’Italia è divisa in zone rosse, arancioni e gialle e l’Europa è focolaio mondiale, a Dubai, dove Paratore si è trasferito ad inizio 2020 è tutto aperto. “Riesco ad allenarmi e a svolgere una vita normale ma le precauzioni sono massime e la mascherina bisogna indossarla sempre e comunque. Il Covid spaventa e bisogna stare attenti senza correre alcun rischio”.
Paratore ha anche scoperto un nuovo sport: il padel. Con la racchetta sfida il suo vicino di casa Guido Migliozzi, come lui trasferitosi a Dubai. “Il padel è un divertimento ma il golf è la mia vita”.
E sui prossimi impegni l’azzurro rivela. “I miei ultimi appuntamenti del 2020 saranno qui a Dubai. Prima del gran finale del Dp World Tour Championship a dicembre giocherò un’altra gara dell’European Tour”.