Dopo anni di screzi, battaglie legali e ripicche, come un fulmine a ciel sereno, il golf mondiale ha salutato lo scorso martedì 6 giugno la fine delle ostilità tra PGA, DP World Tour e il LIV, la superlega saudita. Un accordo storico, giunto a sorpresa, che di fatto ridefinisce gli equilibri del nostro sport a livello professionistico dopo il caos delle ultime stagioni.
Il PIF, fondo per gli investimenti pubblici dell’Arabia Saudita controllato dal principe Yasir Al-Rumayyan che sovvenziona il LIV Golf gestito da Greg Norman, effettuerà un cospicuo versamento di capitale per facilitare lo sviluppo e la crescita del golf a livello globale.
Secondo i termini dell’accordo, i cui dettagli non sono ancora stati resi noti soprattutto per quanto riguarda la parte sportiva, il consiglio di amministrazione della nuova società comune avrà a capo Jay Monahan. Il Commissioner del PGA Tour (sì, proprio lui), supervisionerà e dirigerà tutte le operazioni commerciali, le attività e gli investimenti delle tre realtà golfistiche.
Keith Pelley, CEO del DP World Tour, ha affermato che nei prossimi sei mesi di questo 2023 le tre realtà collaboreranno insieme per affinare il progetto e organizzare dal 2024 il nuovo anno zero del golf professionistico.
Molti aspetti, soprattutto dal punto di vista sportivo, dovranno essere velocemente chiariti. Tra questi, come e se verranno assegnati punti validi per il World Ranking anche nelle gare del LIV, stabilire quali saranno i tornei co-sanctioned e, non ultimo, la possibilità per i giocatori della superlega araba di prendere parte alle prossime edizioni della Ryder e della Presidents Cup senza limitazioni di sorta.
Pareri discordanti, come era facile prevedere, sono emersi da parte dei giocatori a seguito di questo storico accordo.
Da una parte i pro impegnati nella lega saudita hanno accolto con entusiasmo e ottimismo la nuova partnership, dall’altra parte traspare invece un netto malcontento. Su tutti quello di Rory McIlroy, che ha dichiarato: “Odio ancora il LIV, spero che sparisca e mi aspetto che avvenga. Questa situazione è diventata frustrante: tutto ciò che ho fatto in questo periodo è stato tutelare il presente e il futuro del PGA Tour e quello che rappresenta nel nostro sport. Se si guarda l’accordo attuale questa nuova società sarà al di sopra di tutto e tutti”.
LA CRONISTORIA
Gennaio 2020: nasce l’idea di una nuova Golf Premier League. Jay Monahan conferma che i giocatori non potranno prendere parte a entrambi i tour.
Novembre 2020: PGA e DP World Tour annunciano un’alleanza strategica in risposta alla minaccia di una potenziale nuova lega
Ottobre 2021: Greg Norman viene nominato CEO del neonato LIV Golf e responsabile della lega sostenuta dai fondi sauditi
Marzo 2022: Greg Norman presenta il LIV Golf International Series composto da otto eventi iniziali
Maggio 2022: Il primo torneo LIV si disputa a Londra. Si impone Charles Schwartzel, che intasca una prima moneta di 4.75 milioni di dollari
Giugno 2022: Jay Monahan sospende ufficialmente i giocatori del PGA Tour che partecipano agli eventi LIV, rendendoli non più idonei a partecipare ai tornei del circuito statunitense.
Agosto 2022: 11 giocatori del LIV,
tra cui Phil Mickelson e Bryson DeChambeau, aprono una causa antitrust contro il PGA Tour.
Agosto 2022: Jay Monahan annuncia modifiche al calendario del PGA Tour e l’aumento sensibile dei montepremi nelle gare più prestigiose.
Settembre 2022: il PGA Tour cita in giudizio il LIV, sostenendo che ha compromesso il rapporto contrattuale del Tour con i giocatori.
Ottobre 2022: il PGA Tour cita in giudizio il fondo saudita (PIF) e il suo governatore.
Aprile 2023: il DP World Tour vince la battaglia legale per poter sospendere e multare i giocatori che hanno partecipato a eventi LIV in conflitto con i loro.
Maggio 2023: Brooks Koepka è il primo giocatore del LIV a vincere un major, il PGA Championship a Oak Hill.
Giugno 2023: PGA, DP World Tour e LIV annunciano la nascita di una nuova società volta ad aumentare i profitti commerciali e a sviluppare congiuntamente il gioco del golf.
