È ufficiale: l’81esima edizione dell’Open d’Italia del prossimo anno si giocherà all’Adriatic Golf Club Cervia dal 27 al 30 giugno.
Oggi, mercoledì 8 novembre, nella sala stampa della Giunta della Regione Emilia-Romagna, a Bologna, si è tenuta la conferenza di presentazione della maggior manifestazione golfistica del nostro Paese. Presenti in sala stampa il presidente della Federgolf Franco Chimenti insieme a Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna e Massimo Medri, sindaco di Cervia.
Una scelta diversa dalle precedenti sedi e la volontà di spingere il turismo legato al golf e risollevare la regione dopo le terribili alluvioni subite. Nel frattempo è stata anche confermata la sede del 2025, l’Argentario Golf Club.
Le dichiarazioni
Franco Chimenti, presidente Federazione Italiana Golf
“La presenza di tante persone oggi conferma l’interesse che sta muovendo il golf dopo la Ryder Cup. Quello che è successo a Roma ha superato ogni aspettativa e tutti gli operatori nel turismo ne hanno beneficiato. L’Open d’Italia a Cervia è sinonimo di cambiamento rispetto a quanto fatto negli scorsi anni. Parliamo di sport e turismo perché questo movimento legato al nostro sport è ricco e destagionalizzato. Un turismo importante che porta delle risorse al territorio. Quando ho sentito il presidente Bonaccini che mi ha proposto l’Emilia Romagna, colpita da tanti eventi spiacevoli, ho riunito il consiglio per proporre di inserire Cervia già nel 2024 posticipando l’evento in Toscana all’anno successivo. Siamo certi che il golf potrà dare un contributo importante con un prodotto che sarà fondamentale nel rilancio della Regione. Oggi annunciamo anche l’Open 2025 in Toscana che purtroppo ha subito un evento molto simile a quello dell’Emilia Romagna, certi di poter contribuire ad aiutarla.
Sarà la seconda volta che L’Emilia Romagna e la Toscana ospiteranno l’Open d’Italia dopo le edizioni dell’83 all’Ugolino e del ’93 a Modena.
Nel 2024 saremo a un mese dall’inizio dei Giochi Olimpici a Parigi mentre nel 2025 saremo prossimi alla Ryder Cup a Berhpage, a New York. Le Olimpiadi rappresentano il prossimo evento di maggior interesse per la Federgolf. Si sa, sono considerato un visionario ma penso che il prossimo evento dei Cinque cerchi potrà vederci protagonisti. Avere una manifestazione un mese prima dell’open d’Italia sarà sicuramente bene augurante”.
Massimo Medri, sindaco di Cervia
La scelta di Cervia ci premia. Noi abbiamo creduto nel golf sin dagli anni ’80 costruendo un campo pubblico. Non era scontato che potesse funzionare ma abbiamo avuto l’idea che il campo da golf potesse essere un valore aggiunto all’offerta turistica. Oggi la scelta di organizzarci l’Open ci premia. Tra i grandi appuntamenti sportivi nella Regione mancava il golf e ora lo avremo. In quei giorni passerà il Tour de France ma riusciremo a organizzare tutto al meglio. Puntiamo sugli a sport da sempre e oggi abbiamo un ricco calendario di eventi sportivi che connota la nostra località. Sono certo che sarà un successo per tutti e per la nostra città.
Stefano Bonaccini presidente dell’Emilia Romagna
Sono grato al presidente Chimenti per l’opportunità e al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, per l’accordo che ci ha permesso di avere l’Open d’Italia nel 2024. Vogliamo investire sul territorio per confermare come la nostra Regione sia epicentro delle manifestazioni sportive: dai motori, al tennis, all’Iron Man. Oggi ospitiamo oltre 100 eventi di levatura nazionale e internazionale, la nostra ospitalità, che i romagnoli hanno insegnato agli emiliani, è un valore aggiunto. Siamo l’unica regione italiana in orizzontale con facilità di accesso e spostamenti.
Contestualmente all’Open avremo la Gran Bucle (Tour de France) che partirà per la prima volta nei suoi 110 anni dall’Italia, con ben tre tappe in Emilia Romagna. Oggi, lo sport insieme alla musica, sono i due strumenti di maggior promozione del territorio nel mondo. Il golf, con le immagini che irradia, è il mezzo migliore per mostrare le proprie eccellenze nel mondo.
La manifestazione è prestigiosa e torna da noi dopo circa 30 anni. Dopo quello che è successo e dopo le alluvioni è tempo di ripartire e di rimboccarci le maniche ma non vogliamo che venga dimenticato l’ultimo euro di contributo ricevuto. E poterlo ricordare con uno sport come abbiamo visto in Ryder Cup è una grande opportunità.