Un inizio difficile quello del 148° Open Championship che ha regalato momenti di tensione dalla buca 1 alla 18.
Il percorso del Royal Portrush ha mietuto le sue vittime, complice il meteo che si è alternato con pioggia battente e vento praticamente tutto il giorno.
E se si parla di disastro non si può non citare Rory McIlroy, arrivato al The Open da grande protagonista e favorito del torneo nonché eroe di casa, ha dovuto deporre la corona subito alla prima buca con un 8 (+4) che ha smontato i sogni di vittoria.
Per il nord irlandese una giornata tutta in salita e un clamoroso score di 79 (+8).
Brutta giornata anche per Francesco Molinari. Per il defending champion troppi errori l’hanno costretto a segnare un doppio bogey e tre bogey per un finale di 74 (+3) e una 106esima posizione in classifica.
Sopra par ma con buone possibilità di recupero gli altri due italiani in campo, Nino Bertasio 55esimo con +1 al suo esordio in un major, e Andrea Pavan 71esimo con un +2 totale.
Guida la classifica JB Holmes, l’unica certezza al momento di questo torneo.
L’americano non ha sbagliato un colpo, non è mai andato in difetto o dovuto recuperare, giocando intelligentemente e nel pieno rispetto il terribile Royal Portrush.
Per lui un gioco solido e preciso e una prima e meritata posizione in classifica con -5
“Oggi il protagonista è stato il meteo. Inutile cercare di forzare la mano, l’unica cosa da fare era assecondarlo capendo da subito che era lui che comandava. Ho giocato conservativo, senza voler per forza cercare l’asta. In condizioni di vento come oggi l’unica cosa che bisognava fare era giocare un colpo alla volta”.
Segue a un colpo un ottimo Shane Lowry che, da buon irlandese, è riuscito a domare il temibile links consegnando uno score di 67 (-4). Per lui cinque birdie e un bogey.
In terza posizione ben 14 giocatori, tutti appaiati a -3.
Alex Noren, Sergio Garcia, che si sta sollevando da un periodo di risultati altalenanti, Webb Simpson, Dylan Frittelli, Robert Macintyre, Kiradech Aphibarnrat, Ryan Fox, Tyrrell Hatton, Tommy Fleetwood, Luis Oosthuizen, Brooks Koepka che non perde occasione di dimostrare di essere sempre pronto per gli appuntamenti importanti, Lee Westwood, Tony Finau, Ashton Turner e Jon Rahm.
Sottotono anche Tiger Woods 144esimo con uno score di +7. La tigre è stata in difficoltà fin da subito con pochissimi fairway presi e con un gioco sempre al recupero.
Buona anche la prova di Justin Rose (-2), determinato a prendersi la rivincita rispetto all’anno passato.
La strada verso la Claret Jug è ancora lunga, ma se i risultati continuano ad essere così non sarà bello vedere gli ultimi due giri senza Tiger e Rory, il padrone di casa.