Xander Schauffele vince la medaglia d’oro delle seconde Olimpiadi moderne. Succede a Justin Rose dopo aver dominato a lungo la gara (-18, 68 63 68 67), ma finendo con un brivido per un paio di tee shot sbagliati e per lo straordinario quarto giro di Rory Sabbatini. Il quinto giocatore della classifica mondiale ha avuto bisogno del classico colpo di reni finale per spuntarla. Un bel layup di recupero e uno strepitoso approccio in bandiera gli hanno permesso di chiudere in par la 18, conservando così quel colpo di vantaggio che aveva perso alla 14 e recuperato alla 17.
Giro da favola e della vita per Rory Sabbatini (-17, 69 67 70 61) che gli vale la medaglia d’argento.. Il sudafricano con passaporto slovacco con 10 sotto il par stabilisce il nuovo record olimpico sul giro (il precedente punteggio era 63, della russa Verchenova). Nel suo eccezionale score un eagle, dieci birdie e due bogey, ottenuto con una prestazione a dir poco impeccabile. A suo agio in ogni settore del gioco, ha trovato la giornata giusta per mettere in mostra un putt caldissimo. Ne è un piccolo esempio la 18, dove ha strappato il birdie di chiusura con una sicurezza che non ha evidenziato la minima emozione.
Spareggio da primato
Mostruoso il playoff da record a sette per la medaglia di bronzo. In campo sulla 18 (con -15) C.T. Pan, Collin Morikawa, Mito Pereira, Sebastian Muñoz, Rory McIlroy, Hideki Matsuyama e Paul Casey. Fuori subito Matsuyama e Casey, alla 10 restano in gara in cinque: tutti par alla seconda buca di spareggio.
Si passa poi alla 11. Eliminati Muñoz, McIlroy e Pereira (par) per i birdie di Matsuyama e C.T Pan. Ritorno quindi alla 18. E alla quarta buca di playoff con il par conquista il bronzo il 29enne rappresentante di Taiwan, C. T. Pan. Poco fortunato Collin Morikawa, che con il terzo colpo si è trovato a giocare un’impossibile uscita dal bunker, con la palla infossata e sotto sponda.
I due azzurri
Bel recupero per Renato Paratore ( -9, 71 70 67 67), in parte ridimensionato per un bogey proprio all’ultima buca. Dopo le prime nove chiuse uno sotto (tre birdie e due bogey), fra la 11 e la 14 Renato scende a meno cinque con una bella sequenza. Per lui eagle alla 13 e doppio birdie alla 11 e alla 14. A quel punto il campione romano era entrato fra i primi 20 e ha avuto a disposizione un paio di occasioni per scalare ancora posizioni. A frenarlo, un brutto secondo colpo alla 18, che gi è costato addirittura una decina di posizioni. Ha chiuso così in 27a posizione, recuperandone 5 rispetto al terzo giorno.
Chiude purtroppo con il giro peggiore del torneo olimpico Guido Migliozzi (-8, 71 65 68 72) Con il suo +1 di giornata, perde 21 posizioni e finisce 32°. Dopo le prime nove chiuse in par (birdie alla 5 e bogey alla buca successiva), situazione più o meno simile nelle seconde. Un bogey e tutti gli altri par per un risultato finale che, dopo tre giri, ci aveva fatto sognare in un piazzamento nei primi dieci.
Singolare il parallelo con le prestazioni delle precedenti Olimpiadi, a Rio. Cinque anni fa Manassero e Bertasio chiusero al 27° e al 30° posto.