La storia del golf è piena di ‘eterni secondi’.
Quest’anno la palma va certamente assegnata a Louis Oosthuizen. Il 32enne sudafricano, vincitore di 14 tornei in carriera, è soprattutto ricordato per aver conquistato l’Open Championship nel 2010 nel tempio del golf, St Andrews.
Claret Jug a parte, il suo palmares negli Slam è comunque da record, ma questa volta in negativo. È l’unico giocatore in attività a vantare ben sei secondi posti oltre a quello storico successo all’Old Course.
Nel solo 2021 ne vanta addirittura due (PGA Championship e U.S. Open) e persino un terzo posto nell’Open Championship al Royal St. George’s vinto da Morikawa.
Ma non è tutto: nell’anno solare in corso Oosthuizen è giunto secondo anche nello Zurich Classic e sul PGA Tour vanta ben 8 Top 10, numeri che gli sono valsi il poco simpatico soprannome di ‘Mr. Runner-up 2021’.
Un bel primato ma non certo tale da poter dire di essere il più grande secondo classificato della storia del golf. Sapete a chi spetta questo primato?
A tale Harlod Lee McSpaden, professionista americano classe 1908 nato a Monticello, in Kansas.
La sua fu una carriera più che onorevole, con 28 titoli da professionista di cui ben 17 sul PGA Tour, il primo nel 1937, l’ultimo nel 1945.
Giocò 36 major e il suo miglior risultato fu un secondo posto nel PGA Championship del 1937. Di secondi posti McSpaden ne collezionò fino alla nausea nella stagione 1945, addirittura 13.
Un anno a dir poco maledetto quello per lui visto che nella stessa stagione stabilì un altro primato, quello del maggior numero di Top 10, addirittura 31.
Il motivo? Più che la malasorte, si chiamava Byron Nelson. Il leggendario campione americano quell’anno vinse 18 tornei sui 30 disputati, stabilendo un primato, quello dei titoli stagionali, che ancora oggi è imbattuto. E uno dei pochissimi record che quasi certamente nessuno potrà mai superare.