Da quando il LIV Golf ha fatto il suo avvento nel mondo professionistico Rory McIlroy si è fatto il portavoce del movimento anti Arabia Saudita. Da subito, infatti, il nordirlandese è stato solidale e fedele al PGA Tour che, man mano, ha iniziato a perdere molti dei suoi top players a partire da Phil Mickelson, Brooks Koepka, Sergio Garcia, Bryson DeChambeau, Cameron Smith, Dustin Johnson e, ultimo in ordine cronologico, Jon Rahm.
McIlroy ci ripensa
In un’intervista ad ampio raggio con Sky Bet’s Stick a Football Podcast, il quattro volte campione major si è aperto sulla gestione del nuovo circuito saudita, sul passaggio di Jon Rahm al LIV e su come vede il futuro del suo sport.
Per cominciare, ha fatto marcia indietro e ha ammesso di essere stato troppo critico verso coloro che, per primi, hanno abbandonato PGA e DP World Tour per la Superlega araba.
“Ho commesso un errore e adesso mi rendo conto che non tutti hanno la fortuna di trovarsi nella mia condizione o in quella di Tiger Woods. Devo iniziare ad accettare la realtà e oggi la LIV fa parte di essa. Continua però a darmi fastidio sentire tanti giocatori, cresciuti sul PGA Tour o sul DP World Tour, parlar male di questi circuiti che tanto ci hanno dato”.
Il passaggio di Rahm al LIV ha scombinato le carte in tavola
La scelta dello spagnolo costringerà il board di Ryder Cup Europe a rivalutare i metodi di qualificazione e, soprattutto, a non bandire i giocatori passati alla sponda araba. E questo Rory lo sa bene. “Quella di Jon è stata un gran mossa commerciale e intelligente. Con una possibile fusione tra PGA e PIF con ogni probabilità Rahm tornerà a giocare sul circuito americano tra un anno scarso. La decisione è solo sua e della sua famiglia, allora chi sono io per per andare contro a scelta di vita diversa dalla mia?”.
L’intervista di McIlroy arriva in un momento in cui il PGA Tour e il PIF continuano la loro negoziazione con l’obiettivo di creare una nuova realtà golfistica soprannominata PGA Tour Enterprises. Il commissioner del PGA Tour, Jay Monahan ha annunciato che tali discussioni sono state estese nel nuovo anno dopo non aver rispettato la scadenza autoimposta del 31 dicembre 2023.
Nel frattempo McIlroy ha le idee chiare su come vorrebbe l’evolversi del LIV Golf
“Vorrei che la LIV diventasse quello che è oggi l’Indian Premier League di cricket, una lega che ti impegna per due mesi all’anno. I giocatori della Superlega avrebbero infatti quattro settimane a maggio e a novembre dove giocare tornei sicuramente diversi da quelli del PGA Tour e provare format anche più divertenti. Poi però si torna al normale ecosistema e ai tornei del massimo circuito americano”.