A Clark Dennis l’aria mauriziana porta decisamente bene. Il 52enne di Houston non ha avuto certo una carriera brillante sul PGA Tour, dove ha giocato solo tre stagioni e vanta appena un paio di terzi posti e un sesto allo U.S. Open del 1994. Stesso dicasi per il Nationwide Tour, il circuito satellite americano degli anni 90, dove è riuscito a imporsi solo ua volta nel 1993 (Nike Bakersfield Open) in tre anni di gare. Ma una volta passati i 50 anni, Dennis ha trovato la sua dimensione golfistica sul circuito europeo seniores, da quest’anno denominato Staysure Tour. Presa la carta in Portogallo all’inizio del 2017, il texano da rookie si è addirittura imposto in due tornei e nell’Ordine di Merito finale, portandosi a casa il John Jacobs Trophy, il corrispettivo della Race to Dubai over 50, 12 mesi fa a Mauritius al MCB Tour Championship, torneo che da ormai undici anni chiude la stagione senior.
Nel 2017 a vincere il torneo al Constance Belle Mare Plage era stato a sorpresa il thailandese Tahworn Wiratchant con il punteggio record di -23; quest’anno Dennis ha fatto lo stesso, dominando letteralmente dalla prima all’ultima giornata la gara con tre parziali che non hanno lasciato scampo a nessuno: 63-66-64. Le ultime 18 buche, giocate sullo spettacolare Legend course, teatro dal 1994 di grandi tornei tra European e Senior Tour, potevano ancora regalare qualche colpo di scena, con lo svedese Magnus P. Atlevi a tre lunghezze da leader. Dopo 9 buche chiuse dai due di testa mantenendo lo stesso distacco, alla 13, delicato par 5 di 500 yard, Dennis ha clamorosamente regalato all’avversario la chance tanto attesa: un suo par con 3 putt e il birdie di Atlevi portavano il distacco tra i due per la prima volta a due colpi. Ma gli è bastata una sola buca per tornare in rotta con la vittoria: il birdie alla 14 e quello mancato dalla corta distanza dall’avversario lo riportavano tre lunghezze avanti; poi la stoccata finale, con i tre fantastici birdie finali e un gioco sempre aggressivo, al limite dello spavaldo, su un campo delicato come quello del Legend che punisce severamente al minimo errore.
Dopo l’Open d’Italia Senior a Udine, Dennis conquista così la seconda vittoria stagionale e la quarta in due anni sullo Staysure Tour, alzando il trofeo mauriziano e portandosi a casa la prima moneta di oltre 68mila euro. Atlevi molla nel finale finendo comunque secondo ma addirittura a 8 colpi dal texano a causa di due brutti bogey finali. Terzo l’inglese Roger Chapman, quarti Philip Price e Paul McGinley a -12, sesto una delle grandi star del torneo, Tom Lehman, qui vincitore nel 2011.
A corollario del torneo, amateur provenienti da tutto il mondo si sono dati battaglia nel tradizionale Air Mauritius Trophy, gara su 54 buche che ha visto ancora una volta i Mid Am italiani grandi protagonisti. Isabella Bronzini ha conquistato meritatamente il 1° netto nella categoria famminile con 108 punti Stableford, mentre Silvia Valli il 2° lordo con 95, tre in meno della vincitrice Nathalie Serret. Da ormai moltissimi anni il MidAm Trophy dell’Associazione Italiana Mid Amateur premia i vincitori della finale nazionale con l’invito a partecipare al Air Mauritius Trophy e a godersi una settimana nel meraviglioso Constance Belle Mare Plage. Anche in questa edizione gli azzurri non hanno mancato di portarsi a casa alcuni dei più prestigiosi premi e ad accompagnarli sul palco, per complimentarsi con loro, non ha voluto mancare nemmeno Costantino Rocca, presente a Mauritius per disputare l’MCB Tour Championship. Italiani protagonisti assoluti anche nella tradizionale Constance Hotels Pro-Am, con il 1° lordo vinto dal team composto da Silvia Valli, Lorenzo Caminoli, Pino Cianfoni e il pro spagnolo Miguel Angel Martin.
Chiusa l’ennesima settimana indimenticabile a Mauritius, ora spazio ai migliori 29 dell’Ordine di Merito, Clark Dennis compreso, che voleranno al Constance Lemuria nell’isola di Praslin, alle Seychells, per il secondo e ultimo torneo del nuovo Indian Ocean Swing che chiuderà la stagione assegnando l’ultimo titolo e il John Jacobs Trophy, quest’ultimo però già matematicamente vinto da Paul Broadhurst.