Si è finalmente chiusa la prima giornata del 84° Masters, interrotta giovedì sera per oscurità dopo che il gioco era stato interrotto oltre tre ore in mattinata per un violento acquazzone.
Molti erano ancora i big in campo ieri sera al momento della sospensione, alcuni ancora con 9 buche da giocare. Il numero 1 del mondo, Dustin Johnson, ha replicato lo score di Paul Casey, agganciandolo in testa alla classifica a -7 grazie proprio all’ultimo birdie della 18.
Stesso punteggio per il sudafricano Dylan Frittelli, vera sopresa di questa prima giornata, che alla sua seconda partecipazione al Masters dopo quella del 2018 in cui non superò il taglio ha firmato anche lui un 65 finale grazie ai tre birdie di stamattina con cui ha raggiuno la vetta. Peccato per la buca 8, la sua penultima di giornata, in cui dopo aver preso in due il green ha subito tre putt, chiudendo con un deludente par.
Ottima prova anche per il sudcoreano Sungjae Im, quarto con 66 insieme a Justin Thomas. L’americano, in grande spolvero in questo inizio di Masters, ha mancato due facili putt alla 16 e alla 18 per agganciare addirittura il terzetto in testa a -7.
Justin Rose e Cameron Smith raggiungono Scott Simpson e Xander Schauffele al sesto posto con 67.
Davvero eccezionale la performace di Bernhard Langer, che a 63 anni firma un fantastico 68 che gli vale la top ten al termine delle prime 18 buche. Risultato ancora più rilevante se si considera che, a differenza dei colleghi più giovani e potenti, Langer si è trovato di fronte un campo che non regalava nemmeno un centimetro di rotolo, costringendolo spesso e volentieri nei par 4 a giocare ferri lunghi e addirittura legni per raggiungere i green.
Francesco Molinari, fermato ieri alla buca 1 (la sua decima del giro), ha chiuso in 72 con altri due bogey (3 e 5) e altrettanti birdie (2 e 6), per la provvisoria 52esima posizione.
Ennesima delusione di Rory McIlroy, uno dei grandi favoriti della vigilia: un pesante 75 lo relega al momento nelle parti basse della classifica, 78°. Tanti, troppi errori sia dal tee che sui green (clamorosa l’acqua al par 3 della 16) per sperare di indossare la sua prima Giacca Verde e chiudere il Grande Slam alla carriera.
Il secondo giro è subito partito ma certamente non sarà concluso nella giornata di venerdì. Con oltre due ore e mezza di luce in meno rispetto ad aprile gli ultimi finiranno le seconde 18 buche soltanto domani mattina per determinare il taglio, che lascerà in campo i migliori 50 e parimerito.
Ritirato EriK Van Rooyen dopo il 76 con cui ha chiuso il primo giro. Per il sudafricano si trattava dell’esordio nel major georgiano.