Ha scelto il torneo di casa, a Le National, quale degno palcoscenico delle sue ultime 18 buche. Gregory Havret dà addio questa settimana al DP World Tour dopo 25 intensi anni vissuti da protagonista.

Non supererà il record di Miguel Angel Jimenez, che di tornei sul massimo circuito continentale ne ha totalizzati 713, e nemmeno Sam Torrance, secondo con 706, ma il 47enne di La Rochelle con questo suo 25° e ultimo Open di Francia sale alla rispettabilissima quota di 560.

Una vita sui campi di tutto il mondo che gli ha regalato anche grandi successi. Il primo, quello che molti di noi ricordano, fu a Is Molas nel 2001, quando si impose all’Open d’Italia a sorpresa davanti a Bradley Dredge.

Nel 2007 e 2008 arrivano gli altri due titoli sul circuito maggiore, entrambi nella terra che ha dato i natali al golf, lo Scottish Open a Loch Lomond, al playoff contro Phil Mickelson, e il Johnnie Walker Championship a Gleneagles.

Nel 2010 ha sfiorato la vittoria della vita allo U.S. Open, nel tempio di Pebble Beach, dove chiuse secondo dietro al solo Graeme McDowell dopo un’epica battaglia.

Tra i successi da professionista vanta anche un titolo nel French Tour, l’AfrAsia Golf Masters del 2011.

Ha rappresentato la Francia alla World Cup in due occasioni, 2007 e 2008, e una l’Europa Continentale al Seve Trophy (2007), ma non è mai riuscito a entrare a far parte del team di Ryder Cup.

Ragazzo solare e amato da tutti, è stato uno dei pochi esempi di pro sempre al fianco dello stesso brand di attrezzatura, PING, che lo ha accompagnato con i suoi bastoni nel corso di tutta la sua carriera.