La neonata e tanto chiacchierata lega finanziata dall’Arabia Saudita ha confermato il mese scorso nel corso del suo primo evento negli Stati Uniti a Portland, che il LIV Golf Invitational Series passerà nel 2023 a 14 eventi, sempre con 48 giocatori coinvolti.
Grazie al nuovo format, ogni giocatore parteciperà a tutti i 14 eventi e le 12 squadre da quattro resteranno le stesse per l’intera stagione.
Non è chiaro come saranno determinati i 48 giocatori che prenderanno parte all’edizione 2023, anche se la stragrande maggioranza dovrebbe essre composta da quelli che hanno firmato accordi pluriennali con il LIV stesso.
Secondo quanto sostiene Si.com, gli ultimi quattro classificati nella classifica LIV dell’anno 2023 perderanno poi il diritto di partecipazione alla superlega l’anno seguente.
Tre posti saranno assegnati attraverso un torneo di qualifica chiamato “Promotions”, il quarto andrà invece al vincitore della money list della LIV International Series, che sarà co-sanzionata dall’Asian Tour e dalla LIV Golf.
I dettagli del torneo di qualifica saranno condivisi prima della fine dell’attuale stagione del LIV, che si concluderà con il Tour Championship al Trump Doral di Miami, dal 27 al 30 ottobre.
A partire dal 2023 il LIV adotterà una classifica stagionale e assegnerà punti ai primi 24 classificati in ciascuno dei suoi eventi.
Alla fine della stagione, gli ultimi quattro giocatori della classifica perderanno quindi il diritto di partecipare alla superlega nel 2024, anche se alcuni giocatori e capitani delle squadre potrebbero essere esentati in base al loro contratto individuale con LIV Golf.
I giocatori al di fuori dei primi 24 classificati potrebbero invece perdere i loro privilegi di gioco se la loro squadra decidesse di non rinnovare i loro accordi.
Secondo quanto riferito, un certo numero di giocatori sarà esonerato dal torneo di qualificazione, inclusi i vincitori degli ultimi cinque anni, i numeri 2-32 nella money list della LIV International Series, i primi 75 del World Ranking, i vincitori sul PGA Tour e DP World Tour dell’anno passato e membri delle più recenti squadre di Ryder Cup e Presidents Cup.
La mancanza di un processo di qualificazione per gli eventi LIV è stata sempre vista come un ostacolo da parte dei Tour per assegnare punti ufficiali per il World Golf Ranking. Un torneo di qualifica, in teoria, darebbe invece vita a un meccanismo aperto e meritocratico affinché i golfisti si facciano strada anche nel circuito più ricco del mondo.