Sesta e ultima puntata della nostra passerella dedicata agli errori e alle infrazioni relativi alle regole, che hanno segnato la storia del golf. Qui i link con la puntata 1, la puntata 2 , la puntata 3, la puntata 4 e la puntata 5. Ci ha pensato Golf Digest a ricordare le più famose infrazioni registrate sui Tour. Ve le proponiamo divise in sei appuntamenti domenicali sul nostro sito. Partiti dagli anni 20 del secolo scorso con il grande Bobby Jones, siamo arrivati fino alle celebri infrazioni dei giorni nostri.
Le infrazioni 2018 – 2020
Phil Mickelson, U.S. Open 2018
Molte delle sanzioni in questo elenco sono state commesse accidentalmente e/o inconsapevolmente. Non è stato il caso della penalità inflitta a Mickelson per aver “colpito una palla in movimento” durante il terzo giro a Shinnecock Hills, nel 2018. La sua frustrazione per anni di inutili e reiterati tentativi nello U.S. Open è venuta a galla in questa occasione.
Dopo aver fatto cinque bogey nelle precedenti otto buche, Mickelson aveva davanti un putt da oltre cinque metri in discesa, per chiudere almeno uno sopra anche la 13a buca. Il putt è rotolato oltre la buca e non sembrava potesse fermarsi prima di uscire dalla parte anteriore del green. Mickelson corse dietro alla sua palla e la colpì mentre era ancora in movimento sul green. Chiuse quella buca con un 10, per la penalità di due colpi. Alla fine della giornata segnò un triste +11, il punteggio più alto in uno U.S. Open, il suo torneo stregato.
Haotong Li, 2019 Omega Dubai Desert Classic
Alla 72a buca, Li si trovava davanti un breve putt per il birdie, che gli avrebbe assicurato il terzo posto. E un corposo assegno. Sfortunatamente per lui, gli è stata poi inflitta una penalità di due colpi per aver infranto la regola 10.2b (4), implementata poche settimane prima. Secondo questa regola un caddie non può stare dietro un giocatore e allinearlo. Se Li si fosse allontanato e poi rimesso sulla palla riallineato, non ci sarebbe stata alcuna penalità. L’infrazione lo ha fatto slittare al 12 ° posto, costandogli quasi 100.000 dollari.
Darren Clarke, U.S. Senior Open 2019
Nel suo debutto allo U.S. Senior Open, il nordirlandese è partito bene, fino a quando non si è imbattuto in alcune serie polemiche sulle regole alla decima buca par 4. Clarke aveva tirato a sinistra e nella sua linea per l’approccio c’era una casetta per uccelli. Clarke la fece spostare dal suo caddie, solo per scoprire che il nido era considerato ostacolo inamovibile. Venne penalizzato di due colpi.
Patrick Reed, Hero Golf Challenge 2019
La fine del terzo giro del Hero World Challenge ha avuto una coda spiacevole per Patrick Reed. L’americano alla fine è incorso in una penalità di due colpi, dopo controllo al video, per un paio di swing di pratica effettuati in una waste area alla 11 dell’Albany Golf Club, alle Bahamas .
Si è ritenuto che Reed avesse migliorato la linea di gioco con quei colpi di pratica. Il suo punteggio di 72 divenne così un 74. Reed aveva iniziato la giornata con un vantaggio di tre colpi e avrebbe potuto concluderla con uno solo di svantaggio dal leader Gary Woodland, – 13 sotto. I due colpi di penalità lo fecero scendere a 10 sotto par. La gara venne vinta da Henrik Stenson, con una sola lunghezza di vantaggio su Jon Rahm e due su Patrick Reed, che sarebbe andato al playoff senza la penalità del secondo giro.
Reed è stato penalizzato per aver spazzato via la sabbia. Gli arbitri stabilirono che il suo costituiva un tentativo di migliorare la linea di gioco. In base alla Regola 8, riguardante il campo che deve essere lasciato come lo si trova, a un giocatore è vietato migliorare le condizioni del suo lie.
Segundo Oliva Pinto, 2020 U.S. Amateur
Alla 18a buca della sua partita degli ottavi di finale a Bandon Dunes, il 20enne argentino si è trovato a pari merito con quello che sarebbe stato il vincitore, Tyler Strafaci. Di fronte a un colpo dal bunker verso la bandiera, Oliva Pinto è andato sul green per esaminare le sue opzioni. In contemporanea, il suo caddie entrò nella sabbia e la toccò con la mano. Era una chiara violazione della regola che afferma che un giocatore (o il suo caddie) non può testare le condizioni della sabbia. Oliva Pinto, che non aveva visto cosa aveva fatto il suo caddie, ricevette una penalità per perdita di buche e così perse la partita.