È stata una vigilia dalle grandi emozioni quella vissuta da giocatori e pubblico tra Roma e il Marco Simone, straordinario prologo di questa 44esima Ryder Cup.
Tutto è iniziato mercoledì sera nell’impareggiabile scenario della Scalinata di Trinità dei Monti, dove i 24 protagonisti di questa edizione insieme alle rispettive mogli hanno posato nella tradizionale foto che consacra alla storia i loro volti e regala al nostro Paese una vetrina golfistica senza precedenti.
La cena di gala alle Terme di Caracalla, organizzata dalla Federazione Italiana Golf e dalla Ryder Cup Europe, ha letteralmente lasciato a bocca aperta i mille invitati, immersi in un’atmosfera e uno scenario impareggiabile. Un successo su tutta la linea che ci riporta alla mente le parole del Presidente Chimenti di otto anni fa, quando l’Italia fu selezionata come sede di questa edizione. “Nulla è paragonabile a Roma. Questa sarà senza dubbio la Ryder Cup più bella di sempre”. È al netto del torneo, al via domani mattina, questo è un dato di fatto indiscutibile. Merito di un organizzazione impeccabile sotto ogni punto di vista, di un campo cotruito per il puro spettacolo e di una città che non ha eguali al mondo.
Giovedì, giorno della vigilia, è stata una festa su tutta la linea. Pubblico delle grandi occasioni, tribune e campo stracolmi di fan provenienti da tutto il mondo, l’ultimo giro della Junior Ryder Cup chiuso con un trionfo nettissimo del Team Europe sugli Stati Uniti per 20 ½ a 9 ½, con i due azzurri in campo protagonisti assoluti, Giovanni Binaghi e Francesca Fiorellini.
Poi spazio alla cerimonia di apertura, condotta da Melissa Satta, che ha raccolto intorno al palco del Fan Village circa 30mila persone accorse ad applaudire i protagonisti di questa edizione presentati uno a uno sul palco dai rispettivi capitani.
Un impressionante colpo d’occhio trasmesso in mondovisione impreziosito dal passaggio radente delle Frecce Tricolore al termine dell’inno d’Italia tra i cori di un pubblico entusiasta.
A Luke Donald e Zach Johnson l’ultima parola prima della notte più lunga, quella della vigilia. Venerdì alle 7:35 il tee della 1 del Marco Simone sarà un’arena di cori e di pura adrenalina dove si sfideranno le prime quattro coppie nei previsti Foursome del mattino.
Luke Donald è stato di parola: quello di mettere subito sotto pressione gli americani sfoderando i suoi accopiamenti migliori con l’obiettivo di arrivare al termine del match del mattino di venerdì già con un buon margine di vantaggio.
Se sarà davvero così ce lo dirà il campo. Nessuna novità clamorosa tra gli accopiamenti se non l’esclusione provvisoria dai Foursome rispettivamente di Matt Fitzpatrick per l’Europa e di Brooks Koepka per gli Stati Uniti.
Il boato nella presentazione delle coppie ha già dato il primo verdetto: sono Rory McIlroy e Tommy Fleetwood i due leader assoluti di questa squadra che cercherà anche con la spinta del pubblico di capovolgere un pronostico non certo favorevole. Ma non parlate di miracoli: l’Europa ha in sacca tutto il necessario per portare a casa domenica sera la coppa d’oro più ambita del golf mondiale.