Lo sappiamo, i tedeschi, sportivamente parlando, non mollano mai. Ma quello che Bernhard Langer ha fatto dal 1972, anno in cui è passato professionista, ai giorni d’oggi, è qualcosa di davvero sovrumano.
L’ultima gemma di una carriera incredibile per continuità e risultati è arrivata domenica scorsa al Royal Lytham & St Annes, dove il quasi 62enne ha sollevato la sua quarta Claret Jug Over 50 nel Senior Open presented by Rolex.
Un giro perfetto, un mostro di precisione in condizione meteo estreme. Mentre il leader Paul Broadhurst arrancava lui ha giocato come un chirurgo, inanellando birdie su birdie sino ad arrivare a recuperare lo svantaggio iniziale e superare addirittura l’inglese di quattro colpi. Poi è bastato solo gestire, per vincere l’Open per la quarta volta davanti alla moglie Vikki, al suo fianco dal 1984.
La vita sportiva di Langer è un esempio di professionalità assoluta. La sua logevità è frutto, oltre che del suo talento, di un’inattaccabile forza di volontà, quella di un uomo che anche con il passare del tempo è riuscito a mantenere gli stessi stimoli e la cattiveria agonistica di un ventenne. Placido come un agnellino nelle reazioni, feroce come una tigre nell’attaccare le bandiere.
In 47 anni ha vinto 114 tornei di cui 42 sull’European Tour, secondo di tutti i tempi alle spalle del solo Seve Ballesteros. È stato il primo numero 1 del mondo quando è stato inaugurato il sistema del World Golf Ranking nel 1986.
È uno dei soli cinque giocatori al mondo insieme a Gary Player, David Graham, Hale Irwin e Justin Rose ad aver conquistato tornei ufficiali in tutti e sei i continenti in cui il golf viene giocato.
Ha disputato dieci Ryder Cup (1981, 1983, 1985, 1987, 1989, 1991, 1993, 1995, 1997 e 2002) e ha capitanato il team europeo nella vittoriosa edizione del 2004 a Oakland Hills.
Dal 2007, anno in cui è passato senior, ha conquistato sul Champions Tour la bellezza di 41 tornei di cui 11 major. Sul tour regolare di major ne vinse due, il Masters del 1985 e quello del 1993. Sfiorò per altrettante volte l’Open Championship, giungendo secondo nel 1981 a Royal St George’s e a St Andrews.
Record su record aggiornati proprio domenica scorsa a Lytham, dove Langer vincendo è diventato il più anziano giocatore a vincere un major senior con quasi 62 anni, superando il precedente record di Gary Player, che nel 1997 conquistò il Senior Open a Turnberry a 61 anni e otto mesi.
“È sempre qualcosa di speciale arrivare alla 18 di un major sapendo che sarai il vincitore – ha dichiarato con la Claret Jug senior in mano – soprattutto da queste parti. La gente è estremamente competente qui e molto appassionata. È stato davvero impressionante vedere in quanti sono accorsi a vederci seppur con un tempo davvero terribile. Che sia l’Open senior o quello normale l’emozione è la stessa, questo è un torneo magico. Con 11 major senior sono entrato nella storia, superando grandi leggende quali Jack Nicklaus, Gary Player e Tom Watson. Averli alle spalle in questa speciale classifica è per me un grandissimo onore”.