E’ vero, si è scritto molto su una delle icone sportive più raggianti della storia. Pagine e pagine sui grandi successi ma anche sui momenti più cupi di questo grande campione.
The second Life of Tiger Woods vuole però essere un libro aperto sulle intimità della Tigre ed utilizzare la lente di ingrandimento su alcuni segreti e su alcune ferite aperte.
L’obiettivo principale dello scrittore Michael Bamberger è sviscerare le vite delle persone che hanno accompagnato Tiger nella vita, dall’infanzia fino all’ultima vittoria del Masters 2019.
Si parlerà di tutto, di come si siedono a tavola i vincitori del Masters durante la Champions Dinner, di come si gestiscono la tensione e gli affari di tutti i giorni durante le settimane dei Major.
Alcuni punti trattati lasceranno il lettore senza fiato, come aver capito che la vita di questo sportivo sia stata (dai soli due anni al The Mike Douglas Show) completamente sotto i riflettori. Non solo come è accaduto ad Arnold Palmer o a Michael Jordan prima di lui.
Tiger è stato in un vero e proprio Truman Show, dai più grandi successi alle disperazioni più profonde. E forse il fatto di essere così “osservato” ha portato il campione a mettere in atto qualche “marachella” per sentirsi più umano.
La lettura si fa sempre più interessante quando si leggono le pagine relative ai rapporti tra Woods ed i colleghi. Discussioni, amicizie e grandi silenzi con i nemici più acerrimi. Tra i citati? Sir Nick Faldo, Johnny Miller e Tom Watson…. ed un elogio inaspettato a Josè Maria Olazabal.
Sono molti gli argomenti trattati, si parla di come i figli abbiano cambiato la percezione di vita di Tiger, di come la vittoria ad East Lake vada letta sotto il profilo umano e non sportivo.
Ma ci fermiamo qua, per non svelarvi altre pagine di uno dei libri che vi faranno sentire vicini al padre, amico, uomo Tiger Woods.