Dopo 30 lunghi anni di carriera accanto ad alcuni dei più grandi nomi del golf mondiale, Billy Foster ha finalmente coronato il suo sogno: essere il caddie di un major champion.
E lo ha fatto ieri sera con le lacrime agli occhi sul green della 18 al The Country Club accanto al suo giocatore, Matthew Fitzpatrick.
“Dopo diverse strazianti sconfitte questa vittoria ha ripagato tutto
con gli interessi”
Per quattro decadi Foster è stato accanto a Seve Ballesteros, Tiger Woods, Darren Clarke, Thomas Bjorn e Lee Westwood senza mai mettere le mani su un trofeo del Grande Slam. Ha all’attivo diversi momenti bui dove si è visto sfuggire il titolo major per un battito di ciglia.
Tra le debacle più eclatanti c’è quella del 2003 all’Open Championship al Royal St. George’s con Thomas Bjorn. Nel quarto e ultimo giro, il danese aveva due colpi di vantaggio all’attacco della 16 quando segnò un doppio bogey e perse la Claret Jug di un colpo contro Ben Curtis.
Ma gli episodi più difficili da digerire sono stati quelli con Lee Westwood, con il quale ha stretto una collaborazione per ben 10 anni, caratterizzati da tre 2° posti in un major.
La sconfitta del 2010 contro Phil Mickelson al Masters è stata tra le più dolorose, ma nessuna batte i tre putt dell’inglese sul green della 72esima buca all’Open Championship del 2009 a Turnberry, eliminandolo dal play-off contro Tom Watson e Stewart Cink.
E siamo arrivati al 19 giugno 2022 e al suo U.S. Open
Domenica pomeriggio sul tee della 18 Fitzpatrick era in vantaggio di un colpo su Will Zalatoris e Scottie Scheffler. Foster non ha avuto esitazioni consigliando al suo giocatore di scartare il legno 3 invece che il driver perché, come ha dichiarato a caldo in seguito: “Con l’adrenalina il drive sarebbe finito in rough con il legno 3 si sarebbe invece tenuto un ferro 9 comodo al green”.
Lì, l’errore e la palla in bunker a sinistra del fairway e un colpo, anzi no, IL colpo del torneo che gli ha di fatto consegnato la vittoria. Un ferro al green cinque metri oltre la bandiera con un lay della palla non scontato.
Camminando verso il green Foster ha rivissuto tutti i 30 anni di carriera sperando ardentemente di mettere finalmente le mani su quel tanto agognato trofeo. Lo desidera così tanto che non poteva fare a meno di pensarci. Poi, il putt sbagliato di Zalatoris per andare al play-off e finalmente la celebrazione. Quello che più ha colpito è stata la reazione di Fitzpatrick che sembrava molto più felice per il suo caddie che per se stesso.
“Inizierò a festeggiare con una birra”, ha detto Foster a caldo dopo la vittoria – “Seguite da altre 20…”