Gli esperti di Golf Digest hanno scelto dieci circostanze comuni che i golfisti potrebbero incontrare su un campo e ipotizzato cosa dovrebbero sapere per mantenere rapidamente e correttamente il loro gioco senza interruzioni. In questa terza e utima puntata (la prima è stata pubblicata venerdì, la seconda sabato) ne esaminiamo quattro.
La tua palla non è considerata infossata se qualcuno la calpesta
(Regola 16.3)
Secondo la Regola 16.4, un giocatore può marcare e alzare una palla per vedere se si trova in una condizione in cui è consentito ovviare. Se procedi secondo questa regola e viene determinato che la palla non è infossata, rimetti la palla nel suo punto originale e giocala da lì. Se invece la palla si può definire infossata, un giocatore può misurare la lunghezza di un bastone, non più vicino alla buca, dal punto direttamente dietro a dove si trovava la palla e giocare senza penalità.
Come si definisce una palla infossata? In primo luogo, la palla lo deve essere come risultato del colpo precedente. Ciò significa che se la palla è incastrata nel terreno perché qualcuno l’ha calpestata o l’ha investita con un carrello, la palla non è conficcata. La palla inoltre deve essere almeno parzialmente al di sotto della superficie del terreno. Quindi, se la palla è solo nell’erba molto profonda ma è appoggiata sulla superficie, non è infossata, secondo le Regole.
Sei fuori limite solo se tutta la tua palla è fuori limite
(Regola 18.2)
Anche se a volte è complicato perché i limiti non sono sempre continui sui campi da golf, lo standard per determinare se una palla è fuori limite è semplice: l’intera palla deve essere fuori limite affinché sia considerata tale. Quindi, se c’è una linea dipinta e metà della palla è sulla linea dipinta e metà è sul campo, la palla è in gioco. Lo stesso discorso vale per i paletti bianchi. Se invece l’intera palla tocca la linea dipinta e non il campo, allora è fuori limite.
Forse sei fortunato e la tua palla è rimasta in gioco, ma ora è vicino al fuori limite e accanto trovi una recinzione che impedisce il tuo swing. In questa situazione, sfortunatamente, non c’è la possibilità di ovviare dall’oggetto che segna il confine. Dovrai tentare di spostare lo stesso la palla da quella scomoda posizione oppure ovviare, dichiarandola ingiocabile, con un colpo di penalità.
Un’altra nota: se la tua palla è in campo, ti è permesso stare fuori dal campo per effettuare il colpo.
Devi correggere colpendo una palla sbagliata, anche se ti costerà
(Regola 6.3c)
Il tuo drive finisce nel rough fuori dal tee. Vai dove pensi sia la tua palla ed esegui il tuo secondo colpo prima del green. Giochi la palla sul green con il terzo, ma solo allora ti rendi conto che non è la tua palla. Cosa succede? In match play, la buca è finita perché la penalità per aver giocato una palla sbagliata è la perdita della buca. In stroke play, il modo corretto di procedere è correggere l’errore. Ciò significa che devi tornare indietro e giocare la palla originale. Si spera che sarai in grado di trovare quella giusta e, se lo fai, aggiungi due colpi come penalità per aver giocato la palla sbagliata, ma non conterai nessuno dei colpi che hai fatto con la palla sbagliata. Quindi giochi il quarto colpo e continui la tua partita.
Se non riesci a trovare la tua palla iniziale entro tre minuti, si determina che sia persa. Sfortunatamente, devi prendere la penalità di colpo e distanza e tornare al tee di partenza. Una volta lì, aggiungi i due colpi per aver giocato la palla sbagliata e ricomincia con il quinto colpo.
Le aree di penalità rosse ti danno tre opzioni per ovviare, le gialle due
(Regola 17.1)
C’è una notevole differenza tra le opzioni che un giocatore ha quando ovvia dopo aver colpito una palla in un’area di penalità rossa rispetto a quella gialla. I paletti rossi consentono ai giocatori di ovviare anche lateralmente (fino a due lunghezze di bastone non più vicino alla buca) dal punto in cui la palla è entrata nell’area di penalità. Inoltre si può tornare al punto del tiro precedente e ovviare droppando la palla ovunque, su una linea immaginaria tracciata dalla buca attraverso il punto in cui la palla è passata per l’ultima volta nell’area di penalità. Le ultime due sono le uniche opzioni se l’area di penalità è gialla. Tutte le opzioni richiedono che un giocatore segni la penalità di un colpo, ma il giocatore ha anche la possibilità di giocare la palla come si trova.