Kurt Kitayama, ambassador del marchio di abbigliamento italiano Chervò e fresco vincitore del Palmer Invitational, è pronto a fare il suo grande debutto ad Augusta.
Il trentenne talento americano, che da più di un anno porta sui campi da golf più celebri del mondo lo stile italiano di Chervò, dopo la straordinaria vittoria nell’Arnold Palmer Invitational, ha raggiunto la 21esima posizione nel ranking mondiale e il sesto posto nella FedExCup.
Forse non tutti lo sanno ma Kurt Kitayama in passato ha giocato in quasi tutti i circuiti professionistici mondiali: dall’Asian al Sunshine Tour, passando dal Korn Ferry per poi arrivare, solamente nel 2021, a ottenere la carta per il PGA Tour.
Prima della vittoria nell’Arnold Palmer Invitational, la sua prima sul circuito americano, aveva all’attivo due vittorie sul DP World Tour: il Mauritius Open nel 2018 e l’Oman Open nel 2019. Come abbiamo detto, da inizio 2022 Kitayama è uno degli ambassador del famoso marchio di abbigliamento italiano Chervò e, in occasione del Masters 2023 all’Augusta National, veste la nuovissima collezione primavera-estate 2023 del brand.
La linea, completamente ispirata a Roma, ovviamente in onore della prossima Ryder Cup, ha preso spunto dai gladiatori romani e dalle loro gesta compiute nel luogo più iconico della Città Eterna, il Colosseo.
Chervò, che vuole così omaggiare la Capitale e i protagonisti della sua antica storia millenaria, ha disegnato per questa nuova collezione capi e linee totalmente ispirati ai gladiatori, rappresentati in campo dai loro ambassador, dove Kitayama raffigura il ruolo di Massimo Decimo Meridio, per citare il celebre film “Il Gladiatore” di Ridley Scott.
Il talento statunitense in occasione del primo giro del Masters indosserà la maglietta/polo “Anyone”, raffigurante appunto tigri e scudi romani. Kitayama rappresenta al meglio l’essenza del gladiatore moderno: da giovane l’ambassador Chervò giocava a basket e nonostante la sua statura non elevata, possedeva una forza esplosiva nelle gambe, che negli anni gli è valso il soprannome di “Quadzilla”, proprio per questa sua caratteristica fisica. L’altro epiteto di Kitayama è “The Project”, nato dal suo assiduo studio e lavoro ai tempi del college e dall’intensità che metteva negli allenamenti in vista dei tornei. Impegno e dedizione che, oltre al talento, lo hanno portato a primeggiare tra i grandi del golf mondiale. Caratteristiche che il campione americano metterà sicuramente in campo anche in questo suo atteso e speciale debutto sui fairway di Augusta.