Jin Young Ko: la numero 1 del mondo è tornata in campo.
Il circuito del LPGA Tour ritrova la sua regina mondiale. Jin Young Ko è rientrata in campo dopo 10 mesi di assenza. La 25enne sudcoreana ha preso parte al Pelican Women’s Championship, disputato dal 19-22 novembre a Belleair, in Florida, concludendo al 34esimo posto.
“Giocare su questo circuito mi è mancato. Voglio tornare ad essere competitiva e a vincere”
Queste le dichiarazioni della giocatrice di Seul alla vigilia della competizione.
”Ho avuto paura del Covid e di venire negli Stati Uniti”. La giocatrice non fa mistero della sua scelta di rimanere in Corea del Sud durante il lockdown e anche dopo lo stop forzato.
“Avevo bisogno di stare al sicuro e al fianco della mia famiglia, con la quale ho un legame strettissimo”. Avevamo già intervistato Jin Young Ko e ci aveva raccontato il rapporto indissolubile con i suoi cari e con la voglia di stare il più possibile accanto a loro.
In questi mesi ha però giocato sul LPGA of Korea Tour, circuito di casa e il primo a ripartire dopo il lockdown, dove ha ottenuto 4 piazzamenti nella Top 10.
Non solo golf per Jin Young ko e la scoperta di una nuova passione
Sì, perché ha frequentato anche un corso di cucina, scoprendo una passione a cui ora non vuole più rinunciare. Poi, ha praticato lo yoga. Ma ora è pronta a riaffermarsi sul LPGA Tour.
Un Curriculum da campionessa
La giocatrice sudcoreana ha vinto il Rolex Player of the Year per due anni di seguito, nel 2018 e nel 2019, la quarta di sempre, ha realizzato 114 buche consecutive senza bogey battendo il record detenuto da Tiger Woods, nel 2019 non ha mancato un taglio terminando tra le top 10 in classifica nei 22 tornei disputati e, sempre nello stesso anno, ha vinto il Vare Trophy per aver segnato una media colpi di 69.062, la più bassa nella storia, seconda solo ad Annika Sorenstam.
Ma al di là dei trofei e della gloria che tutto questo comporta, l’obiettivo della ragazza è quello di ripagare i debiti che la sua famiglia aveva sostenuto per permetterle di intraprendere la carriera da giocatrice e aiutare chi è stato meno fortunato di lei.