Marco Vitelli, nuovo responsabile marketing di Dubai Golf, ci racconta la sua esperienza lavorativa negli Emirati Arabi e le nuove sfide che attendono una delle capitali del turismo mondiale.

Entrato relativamente da poco in Dubai Golf, Marco Vitelli porta con sé l’esperienza di numerose attività e collaborazioni portate avanti in diversi Paesi.

Ci parla delle differenze tra la cultura italiana e quella di Dubai, dell’importanza delle competenze di marketing e vendita nei tornei internazionali e del perché Dubai sia la destinazione ideale per i golfisti italiani.

Marco, ci parli un po’ della tua carriera prima di arrivare a Dubai?

Ho iniziato la mia carriera nel marketing in Italia, lavorando per diverse società sportive e di intrattenimento come Sky e Juventus, prima di passare al settore della consulenza.

Tutte queste esperienze mi hanno permesso di acquisire diverse competenze e di entrare nel settore del golf come responsabile marketing e vendite in uno dei più prestigiosi circoli italiani.

Da sempre uno dei miei più grandi desideri era quello di lavorare a livello internazionale e così, nel gennaio 2023, ho deciso di trasferirmi a Dubai alla ricerca di maggiori opportunità.

A quel punto il precedente responsabile marketing di Dubai Golf, una delle principali realtà del settore negli Emirati, mi ha chiamato per un colloquio, che è andato bene e dopo due settimane è cominciata questa splendida esperienza. 

Qual è il tuo ruolo all’interno dell’organizzazione di Dubai Golf? 

Sono il responsabile marketing per il golf e per il tempo libero. Inizialmente ho gestito i tre club di Abu Dhabi: Yas Links, Yas Acres Golf e Saadiyat Beach, oltre ai club di Dubai: Emirates e Jumeirah Golf Estates.

Ora abbiamo un marketing manager dedicato ad Abu Dhabi e quindi, a partire dal 2024, mi concentrerò sull’aumento del livello esperienziale a Dubai.

Gestisco anche le attività di marketing per il padel, le palestre, i centri fitness e le piscine del nostro portafoglio di Dubai. È un lavoro molto interessante, che si concentra soprattutto sulle strutture di Dubai.

Siamo responsabili dei due tornei più importanti della regione, il DP World Tour Championship al Jumeirah e il Dubai Desert Classic all’Emirates. 

Come è stato far parte per la prima volta del team durante il Desert Classic? 

È stato fantastico, perché ero stato all’Emirates come ospite in passato. Ricordo che mi guardavo intorno e mi chiedevo quanto potesse essere bello lavorare in questo club.

Sapevo che un giorno mi sarebbe piaciuto farlo qui e, a distanza di un anno, ho completato il mio primo Dubai Desert Classic come parte del team!

Rispetto agli eventi in Italia, qui c’è molto più pubblico ai tornei. Si ha quasi la sensazione di avere gli occhi del mondo puntati addosso. È molto impegnativo ed emozionante allo stesso tempo. 

Com’è stata la tua esperienza nel promuovere un evento internazionale?

Avere competenze di marketing e di vendita è molto importante perché ho potuto condividere il mio know-how sul campo lavorando a stretto contatto con il DP World Tour o con Falcon, la società che gestisce i dati durante il Desert Classic.

Sapere come commercializzare i pacchetti di ospitalità a Dubai è una competenza essenziale perché i visitatori vogliono vivere un’esperienza esclusiva e approfittare delle incredibili strutture.

Qual è la differenza in termini di cultura del lavoro tra l’Italia e gli Emirati Arabi? 

La principale differenza tra lavorare in Italia e a Dubai sta nella costante interazione con persone di nazionalità diverse, spesso con abitudini distinte, per cui l’apertura e l’integrazione sono molto importanti. 

Ad esempio, durante il Ramadan è importante sapere che intorno a te ci sono persone che stanno digiunando e sono sveglie da molte ore, quindi bisogna essere rispettosi ed evitare di mangiare e bere davanti a loro.

Quale sarebbe a tuo avviso l’itinerario ideale per una vacanza golf a Dubai? 

Si potrebbe iniziare da Abu Dhabi, visitare la città e le spiagge, la Grande Moschea dello Sceicco Zayed e poi giocare su uno dei nostri campi, come lo Yas Links.

Da Abu Dhabi poi ci si trasferisce a Dubai, per giocare all’Emirates, al Jumeirah e al Dubai Creek.

Mi assicurerei anche che il gruppo abbia del tempo per esplorare l’eccellente offerta gastronomica e di intrattenimento della città.

Come funziona e quali sono i principali vantaggi dell’App Vija?

Viya è scaricabile gratuitamente e facile da usare. Offre l’opportunità di guadagnare premi in oltre 300 punti vendita, sia all’interno del Dubai Golf che all’esterno.

Questi includono una serie di ristoranti di alta qualità, giocare sui campi da golf, prendere lezioni, acquistare prodotti nel pro-shop, giocare a padel o a tennis in uno dei nostri club, pacchetti fitness e una serie di altre offerte per il tempo libero.

Viya Access Pass è un prodotto di abbonamento lifestyle disponibile esclusivamente sull’app, che offre accesso illimitato alla piscina, alla spiaggia e alle palestre di oltre trenta località a 5 stelle.

La piattaforma è una delle aree chiave della nostra azienda. Gli ospiti possono approfittare delle numerose offerte esclusive di Viya e godere di premi immediati su ogni spesa, guadagnando punti fedeltà. Attrazioni come Topgolf sono disponibili anche su Viya.

Quali sono le principali differenze tra Dubai e Abu Dhabi e le altre destinazioni turistiche golfistiche?

Sono tanti i motivi che fanno di Dubai una delle più apprezzate destinazioni golfistiche. Qui si può godere di un clima splendido tutto l’anno e giocare su campi di livello mondiale in condizioni sempre perfette, anzi direi incredibili se paragonate agli standard di altri paesi.

Anche la qualità del servizio è un elemento che distingue Dubai e Abu Dhabi.

La combinazione di questi fattori lo rende il luogo ideale per una vacanza davvero eccezionale, non solo per il golf ma per ogni aspetto del viaggio.