QUARTA GIORNATA – C’erano 12 punti in palio nei match play e uno solo divideva gli U.S.A. dagli Internazionali all’inizio dell’ultima sessione di gare. Nonostante incontri combattuti e in bilico fino alla 18, niente è cambiato: 6 a 6 il risultato della giornata (cinque vittorie per parte più due pareggi), con gli americani che così riportano la nona vittoria su 11 edizioni per 15 1/2 a 14 1/2.
Non è bastata agli Internazionali la prestazione da record di Branden Grace, che ha vinto tutti e cinque gli incontri disputati, e nemmeno l’inaspettato successo nel match play di Leishman sul numero 1 del mondo, Jordan Spieth, o il dominio di Adam Scott (6 & 5) su Rickie Fowler. A penalizzare la squadra un Jason Day in pessime condizioni (tre sconfitte e un pareggio) e due errori decisivi, entrambi all’ultima buca. L’indiano Lahiri ha sbagliato un corto putt per il birdie che gli avrebbe consentito di chiudere in pari l’incontro con Kirk e il beniamino di casa, Sangmoon Bae, ha flappato l’approccio alla bandiera, lasciando via libera al successo di Bill Haas. Con grande sollievo e commozione di suo padre, Jay Haas, capitano della squadra a stelle e strisce, che ha così giustificato in pieno la non facile scelta del figlio come wild card nella rappresentativa U.S.A.
Prossimo appuntamento con la Presidents Cup nel 2017, al Liberty National, spettacolare percorso con vista sulla baia di New York, Manhattan e la statua della Libertà, da cui prende il nome.
DOMENICA – SINGOLI

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Patrick Reed
PAREGGIATA

Louis Oosthuizen
Rickie Fowler
6 & 5

VINCITORE

Adam Scott

VINCITORE

Dustin Johnson
2 & 1

Danny Lee
J.B. Holmes
1 UP

VINCITORE

Hideki Matsuyama
Bubba Watson
PAREGGIATA

Thongchai Jaidee
Jimmy Walker
2 UP

VINCITORE

Steven Bowditch

VINCITORE

Phil Mickelson
5 & 4

Charl Schwartzel

VINCITORE

Chris Kirk
1 UP

Anirban Lahiri
Jordan Spieth
1 UP

VINCITORE

Marc Leishman

VINCITORE

Zach Johnson
3 & 2

Jason Day
Matt Kuchar
2 & 1

VINCITORE

Branden Grace

VINCITORE

Bill Haas
2 UP

 Sangmoon Bae
TERZA GIORNATA – In programma quattro foursome (al mattino) e quattro four-ball (al pomeriggio). Risultati speculari fra le due squadre nelle due sessioni (1,5 vs 1,5 e 2 vs 2) per cui gli americani conservano il punto di vantaggio ottenuto al termine dei duelli di giovedì e venerdì. Dominatori negli incontri a coppie i due sudafricani Oosthuizen e Grace, che si sono imposti in tutti e quattro i match disputati. A seguire Jordan Spieth (3 vinti, di cui due con D. Johnson e uno con Reed, e uno perso). Peggior score per Jason Day (3 persi e uno pareggiato). Da segnalare anche i nove birdie sulle prime 11 buche che hanno permesso a Bae e Matsuyama di stracciare gli avversari Walker e Kirk per 6 & 5.
Domani giornata decisiva con i 12 match play in programma che distribuiranno altrettanti punti per la classifica finale.
SABATO FOUR-BALL

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J.B. Holmes
Bubba Watson
1 UP

VINCITORI

Louis Oosthuizen
Branden Grace

VINCITORI

Phil Mickelson
Zach Johnson
3 & 2

Adam Scott
Anirban Lahiri
Jimmy Walker
Chris Kirk
6 & 5

VINCITORI

Sangmoon Bae
Hideki Matsuyama

VINCITORI

Patrick Reed
Jordan Spieth
3 & 2

Jason Day
Charl Schwartzel
SABATO FOURSOMES

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Patrick Reed
Rickie Fowler
3 & 2

VINCITORI

Louis Oosthuizen
Branden Grace
Bubba Watson
J.B. Holmes
PAREGGIATA

Adam Scott
Marc Leishman
Bill Haas
Matt Kuchar
PAREGGIATA

Sangmoon Bae
Hideki Matsuyama

VINCITORI

Dustin Johnson
Jordan Spieth
1 UP

Jason Day
Charl Schwartzel
SECONDA GIORNATA – Erano in programma cinque incontri con formula fourballs: Dustin Johnson/Jordan Spieth (Usa)-Louis Oosthuizen/Branden Grace; Rickie Fowler/Jimmy Walker (Usa)-Danny Lee/Sang Moon Bae; Phil Mickelson/Zach Johnson (Usa)-Adam Scott/Jason Day; Bubba Watson/J.B. Holmes (Usa)-Marc Leishman/Steven Bowditch; Bill Haas/Chris Kirk (Usa)-Thongchai Jaidee/Charl Schwartzel.
Sorprendentemente c’è stato un gran ritorno degli Internazionali, che hanno vinto tre incontri su cinque e pareggiato poi un quarto (Phil Mickelson/Zach Johnson -Adam Scott/Jason Day) per la penalità inflitta a Phil Mickelson. Punteggio di giornata perciò 3,5 vs 1,5 per gli Internazionali, che porta il totale a 5,5 vs 4,5 per gli Stati Uniti. Unico successo per gli U.S.A. quello di Bubba Watson e J.B. Holmes e sconfitta inaspettata, soprattutto visto il punteggio, per D. Johnson e Spieth, sonoramente battuti da Oosthuizen e Grace.
Gli australiani Scott e Day erano stati sconfitti per 1 up da Z. Johnson e Mickelson, autore anche oggi di un’eccezionale uscita dal bunker. Mickelson ha però perso una buca (la 6) due volte per aver cambiato la sua palla con un’altra di tipo diverso e quindi il match si è in realtà chiuso con un pareggio. “C’era la regola dello stesso tipo di palla che di solito non abbiamo mai avuto – ha dichiarato Lefty – e io devo dire di non averci troppo pensato. Ma era una mia responsabilità saperlo e, soprattutto, avrei dovuto chiedere informazioni prima di giocare la buca. È tutta colpa mia.”

 

VENERDI’ FOUR-BALL

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Dustin Johnson
Jordan Spieth
4 & 3

VINCITORI

Louis Oosthuizen
Branden Grace
Rickie Fowler
Jimmy Walker
1 UP

VINCITORI

Danny Lee
Sangmoon Bae
Zach Johnson
Phil Mickelson
PAREGGIATA

Adam Scott
Jason Day

VINCITORI

J.B. Holmes
Bubba Watson
2 UP

Marc Leishman
Steven Bowditch
Bill Haas
Chris Kirk
2 & 1

VINCITORI

Thongchai Jaidee
Charl Schwartzel
PRIMA GIORNATA – C’è stata poca storia nei foursomes di apertura. Gli Stati Uniti volano al comando per 4 a 1, lasciando solo un punto alla coppia sudafricana formata da Louis Oosthuizen e Branden Grace. Ecco i risultati:
GIOVEDI’ FOURSOMES

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VINCITORI

Bubba Watson
J.B. Holmes
3 & 2

Adam Scott
Hideki Matsuyama
Matt Kuchar
Patrick Reed
3 & 2

VINCITORI

Louis Oosthuizen
Branden Grace

VINCITORI

Rickie Fowler
Jimmy Walker
5 & 4

Anirban Lahiri
Thongchai Jaidee

VINCITORI

Phil Mickelson
Zach Johnson
2 UP

Jason Day
Steven Bowditch

VINCITORI

Jordan Spieth
Dustin Johnson
4 & 3

Danny Lee
Marc Leishman
PROLOGO – Torna la Presidents Cup, sfida biennale tra la selezione statunitense e quella dei giocatori “Internazionali” dai quali sono esclusi gli europei, che invece sono chiamati in causa nella Ryder Cup. Teatro dell’undicesima edizione dell’evento il Jack Nicklaus GC Korea, a Incheon City in Corea.
Il modello è lo stesso dettato dall’evento ideato da Samuel Ryder nel 1927 con il trofeo conteso tra due compagini di dodici elementi e con due giornate di doppi e una di singoli. Cambiano però i punti in palio che sono 30, con variante rispetto alle ultime edizioni in cui erano 34, e con diversa progressione degli incontri. Nella prima giornata si terranno cinque foursomes, seguiranno nella seconda altrettanti fourballs, poi nella terza si giocheranno otto match, quattro per ciascuna formula, e infine il gran finale con i rituali dodici singoli.
Gli Stati Uniti, affidati a Jay Haas con assistenti Fred Couples, Davis Love III e Steve Stricker, schiereranno Jordan Spieth, Bubba Watson, Jimmy Walker, Zach Johnson, Rickie Fowler, Dustin Johnson, Patrick Reed, Matt Kuchar, Chris Kirk, J.B, Holmes, Bill Haas e Phil Mickelson (nella foto), gli ultimi due gratificati con una wild card.
L’International Team sarà condotto per la seconda volta consecutiva da Nick Price dello Zimbabwe, con il coreano K.J. Choi vice capitano e con assistenti il sudafricano Tony Johnstone e Mark McNulty, ex Zimbabwe e ora sotto bandiera irlandese. Andranno in campo: gli australiani Jason Day, Adam Scott e Marc Leishman, i sudafricani Branden Grace, Louis Oosthuizen e Charl Schwartzel, l’indiano Anirban Lahiri, il thailandese Thongchai Jaidee, il giapponese Hideki Matsuyama, il neozelandese Danny Lee e, grazie alle wild card, l’australiano Steven Bowditch e il coreano Sang Moon Bae.
Il bilancio della sfida è in netto favore degli Stati Uniti, con otto successi, una sconfitta e un pari, e che sono reduci dalla vittoria nel 2013 ottenuta per 18,5 a 15,5 a Dublin nell’Ohio.
Come detto, gli americani hanno perso una sola volta, ma fu una sconfitta che lasciò il segno. Era il 1998 e a Melbourne gli “Internazionali”, guidati da Peter Thomson, inflissero agli statunitensi un pesantissimo 20,5-11,5 (all’epoca i punti erano 32) e Jack Nicklaus ne uscì fuori criticatissimo per essere divenuto il capitano USA ad aver subito il passivo più pesante della storia in tutti gli incontri internazionali dei team a stelle e strisce.
Il torneo su Sky – La Presidents Cup sarà teletrasmessa in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky sul canale Sky Sport 2 HD con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 8 ottobre, dalle ore 4 alle ore 9; venerdì 9 ottobre, dalle ore 2,30 alle ore 9; sabato 10 ottobre, dalle ore 00 alle ore 10; domenica 11, dalle ore 3,30 alle ore 9,30. Commento di Andrea Sillitti, Silvio Grappasonni e di Nicola Pomponi.