Confermo quanto detto ieri durante il live su Instagram:” Miglio uno di noi”.
Questa mattina, solita sveglia da esaurito, 50 minuti di fitness, caffè americano e pronti a farci i soliti 100 chilometri raggiungere l’Augusta National.
Arrivato verso 7:50 am e, dopo i soliti saluti e convenevoli con la security che filtra le persone al Media Center (sto cercando volta dopo volta di spiegargli che l’Italia non è solo pizza, spaghetti e Berlusconi), mi reco al mio breakfast da campione.
Fatta scorta di acqua e frutta, decido di seguire il nostro Guido Migliozzi. Non so come finirà questo giro (il nostro numero 1 ha poi chiuso in 75 le sue prime 18 buche, ndr) e il suo primo Masters ma di una cosa sono certo: Guido ha uno dei migliori atteggiamenti mai visti in un rookie all’Augusta National. L’avevo già intuito ieri, durante il giro di prova, ma oggi ne ho avuto la conferma.
Concentrato, attento, lucido, divertito, disponibile, empatico. Al di là dei birdie iniziali, a quello splendido della 6, alla sfortuna della buca 7 (quella di aver trovato la palla in una pedata tra gli aghi di pino con in più due sassi sotto) e al gran recupero alla 8, Migliozzi mi ha piacevolmente colpito per il modo in cui si sta vivendo la sua prima giornata al Masters.
Se l’è proprio goduta in ogni sua sfumatura, cogliendo la bellezza e l’unicità di questo percorso. Ha gli occhi vispi e accesi di un bambino che ha appena scoperto la Nutella, la serenità di un giocatore navigato e quel sorriso pronto a venire fuori in ogni circostanza, che sia per un putt imbucato di un suo compagno di gioco o per ricambiare le tantissime dimostrazioni d’affetto da parte del numerosissimo pubblico che lo segue.
Purtroppo alla 12 l’ho dovuto abbandonare perché la strada per il Media Center è lunga. Mi aspettava la nostra diretta Instagram delle 19 ore italiane con Costantino Rocca e Paolo Di Canio e non potevo rischiare che saltasse.
Lo ripeto, Guido Migliozzi, un ragazzo eccezionale, un giocatore superlativo, dal grande futuro.