Lee Westwood, in fatto di caddie, ha scelto l’autonomia. Dopo il lungo digiuno di vittorie (quattro anni) concluso al Nedbank Challenge nel novembre 2018, Westy aveva deciso di separarsi dal compagno di lunga data Billy Foster. La convinzione era che, alla sua età (allora 45 anni), sapeva da solo cosa doveva essere fatto. Scelse perciò di consegnare la sacca alla fidanzata Helen Storey.
“Nella mia fase della carriera, non c’è più molto che un caddie possa dirmi – ha dichiarato Lee -. Ovviamente Helen mi mette di ottimo umore. Psicologicamente può aiutarmi e pronunciare proprio le parole che ho bisogno di sentirmi dire. Sotto questo aspetto mi aiuta in modo incredibile.”
La mossa ha funzionato. Dopo essere scivolato fino al numero 125 nella classifica del golf mondiale nel 2018, Westwood sta godendo ora una rinascita a fine carriera. Con all’orizzonte il vicino traguardo di 48 anni (li compirà il prossimo 24 aprile), dopo una buona stagione 2020 e due secondi posti consecutivi a Bay Hill e Sawgrass, è risalito al 19° posto. Ed è quinto nella classifica provvisoria della Ryder Cup sul versante europeo.
Ma sulla sua sacca non c’è solo Helen, ormai compagna stabile della vita. Anche il 19enne figlio Sam ha lavorato con Lee tra le corde e lo accompagnerà a inizio aprile al Masters 2021. Un compito che ha già svolto anche questa settimana, all’Honda Classic, gara in cui Lee non ha però passato il taglio per un brutto 78 nella seconda giornata. Ma era prevedibile: Westwood aveva dichiarato chiaramente di dover tirare un po’ il fiato e ricaricare le batterie dopo due tornei importanti e di grandissima intensità come Arnold Palmer e The Players.
“Mi piace stare in campo con entrambi -, ha confidato Westwood. – Sia Helen che Sam mi tengono rilassato. Facciamo buone chiacchierate lungo le buche. È un momento ideale per legare. Helen, dopo le ultime due settimane passate al mio fianco, non è in perfetta forma adesso. E quindi ha lasciato in pieno accordo il posto a Sam, che mi accompagnerà nei prossimi impegni. Lui si sta divertendo un sacco ed è entusiasta di farmi da caddie ad Augusta. Helen sarà invece con me a PGA Championship e Open. Per la Ryder Cup vedremo, sempre che riesca a entrare in squadra.”
E proprio per mettere a suo agio il figlio in vista del Masters, in settimana Westwood lo ha portato con sé all’Augusta National. Lunedì hanno giocato insieme 36 buche e martedì 18. Alla fine, Lee ha dovuto pagare pegno, perché nel secondo giorno aveva scommesso che Sam non avrebbe giocato sotto gli 83 colpi. Ma sul green della 18, il figlio ha imbucato un birdie con l’approccio da fuori green, proprio indispensabile per firmare un 82. Anche stavolta, dopo Bay Hill e Sawgrass, per un colpo il grande Lee ha dovuto dichiararsi battuto… Ma in questo caso lo fa fatto ridendo e con una bella pacca sulle spalle a Sam.