Il PGA Tour chiede aiuto a Trump per i negoziati con il PIF
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Il PGA Tour ha annunciato di aver chiesto al presidente Donald Trump di fare da tramite nelle trattative in corso con il Public Investment Fund dell’Arabia Saudita, finanziatore del LIV Golf.
La notizia fa parte di una dichiarazione rilasciata dal Tour in cui si conferma che il commissario Jay Monahan e il direttore dei professionisti e dei giocatori del PGA Tour Adam Scott si sono incontrati con Trump martedì scorso alla Casa Bianca.
Quando il Tour e il PIF hanno annunciato a sorpresa il loro accordo quadro il 6 giugno 2023, l’obiettivo originale era quello di concludere un accordo entro la fine dell’anno.
Ma lo spettro delle norme antitrust del governo statunitense che bloccavano l’accordo e la defezione nel dicembre 2023 di Jon Rahm al LIV, che ha provocato malumori da parte del Tour.
Le trattative a quel punto si sono arenate e il PGA Tour ha iniziato a cercare nuovi investimenti, sotto forma di un impegno di 1,5 miliardi di dollari, da parte dello Strategic Sports Group all’inizio del 2024.
A loro volta, i funzionari della PIF hanno considerato la richiesta del Tour ad altri gruppi di private equity come una sorta di tradimento dell’accordo quadro del 6 giugno e sono emerse notizie secondo cui la PIF stava valutando anche un potenziale accordo separato con il DP World Tour.
Verso la fine del 2024, tuttavia, le trattative sembrarono riprendere, con notizie che davano per certo un accordo tra il PGA Tour e il PIF e che le parti stavano semplicemente aspettando l’insediamento dell’amministrazione Trump prima di finalizzare il tutto.
La presunzione era che il Dipartimento di Giustizia del Presidente Trump sarebbe stato più disposto ad approvare un accordo.
L’incontro tra Donald Trump e Monahan
Poco dopo aver vinto le elezioni del 2024, Trump ha giocato a golf con Monahan in Florida.
A favorire il tutto c’è anche il buon rapporto del Presidente Trump con l’Arabia Saudita e con ilLIV Golf.
Trump ha avuto legami commerciali con la lega saudita fin dalla sua nascita nel 2022, con il LIV che ha ospitato eventi nelle sedi Trump in New Jersey, Florida e fuori Washington, D.C.
Durante il primo giro del WM Phoenix Open di giovedì, il PGA Tour ha rilasciato una dichiarazione firmata da Monahan, Scott e Tiger Woods (che non si è incontrato con Trump martedì), lasciando intendere che un accordo sembra all’orizzonte e riconoscendo che il presidente Trump è ora parte delle discussioni.
Il comunicato del PGA Tour
“Sappiamo che gli appassionati di golf attendono con impazienza una risoluzione dei negoziati con il Fondo Pubblico di Investimento e vogliamo ringraziare il Presidente Trump per il suo interesse e il suo sostegno di lunga data al gioco del golf.
“Abbiamo chiesto al Presidente di essere coinvolto per il bene del gioco, per il bene del Paese e per tutti i Paesi coinvolti.
Siamo grati che la sua leadership ci abbia avvicinato a un accordo finale, aprendo la strada alla riunificazione del golf professionistico maschile”.
Non è chiaro se sia imminente solo la parte finanziaria di un accordo tra il Tour e il PIF o se siano state fornite specifiche su come il massimo circuito americano e il LIV Golf, che ha iniziato la sua quarta stagione ieri in Arabia Saudita, opereranno insieme all’interno del PGA Tour Enterprises, che ha scopo di lucro.
A detta di ciò, proprio nella giornata di mercoledì 5 febbraio, una nota ufficiale della USGA ha aperto le porte del prossimo U.S. Open 2025 ai giocatori del LIV Golf tramite un’esenzione speciale.
A causa delle norme antitrust, è probabile che il LIV come circuito continuerà a operare separatamente qualora si dovesse raggiungere un accordo di pace.
(Fonte Golf Digest)