Il golf sbarca in Arabia Saudita con due tornei, del LET, che possono aprire nuove prospettive per i diritti delle donne. Sport e golf quindi strumento per promuovere i diritti umani.
L’annuncio è arrivato direttamente dal Ladies European Tour che ha lanciato i due appuntamenti storici per il golf femminile. Prima il Saudi Ladies International (12-15 novembre), quindi il Saudi Ladies Team International (17-19 novembre). Entrambi gli eventi si disputeranno a King Abdullah Economic City. Teatro delle gare sarà il Royal Greens Golf Club.
In palio un montepremi complessivo di 1,5 milioni di dollari, che visto il periodo attuale sono tutt’altro che da buttare. 7 giorni di grande golf che s’annunciano importanti per la crescita dello sport e del movimento femminile in un paese, l’Arabia Saudita, da tempo sotto i riflettori perché accusato di politiche repressive contro le donne.
I più attenti ricorderanno infatti la polemica dello scorso anno legata al Saudi International. Molti big mondiali decisero di partecipare: da Dustin Johnson a Justin Rose passando per Phil Mickelson. “Siamo qui per giocare e svolgere il nostro lavoro, non per fare politica” dichiararono all’unisono.
Ben diversa fu invece la posizione di Tiger Woods che rifiutò l’invito e il relativo gettone da 3 milioni di dollari. Rifiutò l’invito anche Rory McIlroy ad inizio 2020 che, senza mezzi termini, disse di non voler giocare per questioni di moralità. Prima gli uomini e ora le proette. Doppio torneo di golf tutto al femminile in Arabia Saudita, con l’obiettivo di promuovere sempre più i diritti delle donne.