Il 2019 è stato un anno golfistico da incorniciare. Un anno contrassegnato da successi, traguardi e record.
Un anno che deve far riflettere e far capire quanto nel DNA di noi italiani sia ben impressa una predisposizione genetica al gioco del golf.
Come prova basterà, prima di tutto, togliere l’involucro patinato che accompagna il mondo del golf e, dati alla mano, passare in rassegna tutti i trionfi degli azzurri, sempre protagonisti a livello mondiale.
Sono stati 40 infatti i successi in campo internazionale dei giocatori italiani con cui è stato superato di ben cinque titoli il record storico di 34 dello scorso anno.
Ventuno vittorie le hanno ottenute i professionisti mentre le restanti 19 le hanno siglate i dilettanti.
Fare meglio è impossibile.
E da come è iniziato questo 2020 sembra proprio che i trionfi siano destinati a crescere.
Ultimo in ordine di tempo è stato Stefano Mazzoli, che ha ottenuto la sua prima vittoria da professionista nel Red Sea Little Venice Open, secondo torneo stagionale dell’Alps Tour.
Un titolo che arriva a poche ore di distanza da quello di Anna Zanusso (nella foto), studentessa alla University of Denver, nel Westbrook Invitational (College USA).
Questo trionfo porta a otto i titoli in campo internazionale in questo splendido inizio di stagione dei quali sette delle dilettanti azzurre (cinque individuali, due a squadre).
Sono infatti andate a segno in precedenza in eventi individuali Benedetta Moresco nell’Annika Invitational, Alessia Nobilio nel Portuguese International, e nei College Alessandra Fanali (Tri Match in the Desert) e Clara Manzalini (Allstate Sugar Bowl) e in competizioni a squadre la stessa Manzalini con la Unversity of Florida e Virginia Bossi con l’Univerity of Virginia.
Le ragazze della Nazionale Italiana, guidata dal responsabile tecnico Roberto Zappa, stanno dimostrando, risultato dopo risultato, come il golf femminile amateur sia sempre più sulla cresta dell’onda.