“Sentiamo di avere le condizioni per proseguire in modo regolare gli appuntamenti del PGA Tour, anche se la situazione Coronavirus è molto dinamica e va seguita ora per ora”. Con queste parole di Jay Monahan, commissario del PGA Tour, ha voluto rassicurare quanti ipotizzavano uno stop delle gare o il loro eventuale cambio di località.
Confermato quindi il secondo WGC della stagione, il Dell Technologies Match Play, in programma l’ultima settimana di marzo, dal 25 al 29, all’Austin Country Club in Texas, proprio nella stessa città dove è stato cancellato, il SXSW music festival. Il PGA Tour ha già preso delle precauzioni per evitare la diffusione del Coronavirus. Queste verranno messe in campo sin dal torneo di questo fine settimana. I giocatori potranno rifiutarsi di firmare autografi mentre una task force seguirà l’evolversi della situazione.
Sotto la lente anche il PGA Championship, in programma dal 14 al 17 maggio al TPC Harding Park di San Francisco. Il PGA Tour, in una nota, aveva dichiarato infondate tutte le voci che annunciavano uno spostamento del torneo dalla California a Sawgrass. Monahan ha tenuto a precisare che l’organizzazione sta valutando attentamente questa situazione straordinaria lavorando fianco a fianco con i partner del circuito. Quindi l’ipotesi non è del tutto infondata, anche se attualmente il programma rimane inalterato.
Tutto regolare, ma non per tutti
Show must go on, pare quindi il motto americano, in linea con quanto ampiamente espresso dal presidente Donald Trump. A onor del vero molti show sono stati cancellati. Oltre al già citato music festival SXSW, annullati anche il Coachella in Southern California e l’Ultra a Miami. Eventi che a noi europei non dicono molto ma che radunano grandi folle negli States. Sicuramente non è passato inosservata la cancellazione dal parte del WTA del BNP Paribas Open a Indian Wells.
Jon Rahm si è mostrato preoccupato ma fiducioso: “Sappiamo che le persone più deboli, specie quelle con problemi respiratori, sono le più vulnerabili” ha detto. “Adoro dare il cinque e firmare autografi, ma in questo periodo eviterò perché è la cosa migliore da fare per la laute di tutti”.