Per celebrare la cinquantesima edizione del Players Championship, la cui edizione inaugurale risale al 1974 e che coincide con quella che potremmo definire l’inizio dell’era moderna del golf, Golf Digest ha elaborato una speciale classifica.
Chi ha dominato il golf nelle ultime cinque decadi?
Scopriamolo attraverso un’interessante classifica stilata da Golf Digest che ha analizzato e premiato 50 campioni e le loro migliori stagioni di sempre dal 1974 a oggi.
La speciale classifica di Golf Digest
L’obiettivo di Golf Digest è definire i Top 50 degli ultimi cinquant’anni in base alla loro migliore stagione.
Qual è il motivo? La longevità e il numero di risultati ottenuti da un giocatore non sono forse più importanti?
Certo, ma trovare nuovi modi per identificare la grandezza di un giocatore attraverso diverse epoche storiche è una parte inevitabile dell’essere un vero appassionato di golf.
La classifica di Golf Digest tiene conto delle prestazioni nei major, le vittorie totali, i Top 10, la media score e il titolo di giocatore dell’anno.
Hanno dato un leggero vantaggio ai giocatori che hanno vinto in più paesi.
I Top 50 di Golf Digest
Golf Digest ha stilato una classifica di 50 nomi che rappresentano di fatto la storia moderna del nostro sport e che con le loro imprese hanno contribuito ad appassionare milioni di persone in ogni angolo del mondo, rendendo il golf una disciplina sempre più globale.
Francesco Molinari fuori dalla classifica di Golf Digest
Aggiungiamo noi di Golf & Turismo una nota finale: nei Top 50 di Golf Digest non appare il nostro Francesco Molinari che avrebbe certamente meritato un posto per il suo straordinario 2018 in cui conquistò il Quicken Loans sul PGA Tour, il BMW PGA Champioship sul DP World Tour e l’Open Championship a Carnoustie.
Sul circuito americano giocò 20 tornei passando il taglio in 17 con 5 Top 10, su quello europeo 12 gare con un solo taglio mancato, due vittorie e il titolo della Race to Dubai.
Ma si sa, ogni classifica che si rispetti è fatta per generare infinite discussioni.
La classifica dei Top 50 secondo Golf Digest
1 – Tiger Woods – 2000
L’anno che più di tutti spiega il perché Tiger Woods sia stato il miglior giocatore di golf di tutti i tempi è il 2000.
Vincendo tutti i major tranne il Masters (che poi conquisterà nell’aprile del 2001 diventando detentore di tutti e quattro gli Slam contemporaneamente) per un totale di 10 vittorie stagionali e una media score record per il PGA Tour di 68,17, Tiger ha letteralmente dominato e demolito ogni avversario come nessuno ha mai fatto nella storia di questo sport.
2 – Tom Watson – 1997
La sua stagione 1977 segnò di fatto l’inizio di una nuova era.
Giocatore completo, Watson sconfisse quell’anno Jack Nicklaus in due dei quattro major, il Masters e l’Open Championship, e si aggiudicò il primo dei suoi quattro titoli consecutivi di giocatore dell’anno del PGA Tour.
3 – Nick Price – 1994
Per un periodo a metà degli anni ‘90 nessun giocatore al mondo era superiore a Nick Price.
Nel 1993 il giocatore zimbabwese vinse quattro tornei ma nella stagione successiva riuscì a fare addirittura meglio, portando a casa due major e un totale di sette titoli.
Lo stesso anno conquistò anche la classifica di precisione con il drive del PGA Tour con quasi il 75% dei fairway presi, e giunse sesto in quella sulla distanza.
4 – Jordan Spieth – 2015
Un anno magico il 2015 del texano, che arrivò a quattro colpi dal realizzare addirittura il Grande Slam, chiudendo la stagione con cinque vittorie tra cui due major e il Tour Championship.
Micidiale la sua capacità di trasformare in birdie qualsiasi putt decisivo a medio raggio.
Chiuse la stagione 2015 leader nella classifica dei putt realizzati tra i 20 e i 25 piedi (tra i 6 e i 7,5 metri) con una percentuale del 25%, e quella relativa ai one putt con il 44%.
5 – Jack Nicklaus – 1975
Difficile individuare una stagione in cui Nicklaus è stato dominante tra le molte della sua carriera. Ma il 1975 è certamente stata una delle sue più brillanti di sempre.
Potente dal tee e abilissimo con il putter, l’Orso d’Oro, allora 35 anni, chiuse tra i Top 10 in 14 delle sue 16 gare disputate, vincendo due major e portando il suo totale di tagli consecutivi superati all’incredibile cifra di 91 tornei.
6 – Rory McIlroy – 2014
Dopo il passaggio a Nike come attrezzatura nel 2013 e un anno senza vittorie, il nordirlandese ritrova finalmente il suo gioco spettacolare nella stagione successiva, nella quale da maggio ad agosto conquista ben quattro titoli tra cui gli ultimi due major e un WGC.
7 – Greg Norman – 1986
È sorprendente che l’annata più acclamata della carriera dello Squalo Bianco sia anche quella in cui ha raccolto le delusioni più grandi.
I media ironicamente la battezzarono la stagione del ‘Saturday Slam’ di Norman. In testa in tutti e quattro i major dopo 54 buche, l’australiano riuscì a vincerne soltanto uno, l’Open Championship.
Il 1986 è stato anche l’anno in cui riuscì finalmente ad affinare il suo enorme potenziale, trasformandosi in uno dei più grandi protagonisti della sua epoca.
8 – Vijay Singh – 2004
Con Tiger Woods in difficoltà alle prese con un cambiamento di swing, nel 2004 Vijay Singh fu superiore a tutti mettendo insieme una delle sue migliori stagioni di sempre sul PGA Tour.
Il figiano ottenne nove vittorie, inclusa quella del PGA Championship, nonostante una statistica negativa rispetto al resto del field sui green (colpi guadagnati/putt -0,09).
9 – Nick Faldo – 1992
Ha vinto più major nel 1990 ma il 1992 è stato il momento in cui Faldo trionfava regolarmente. Usò la sua straordinaria precisione nel colpire la palla per registrare il record del punteggio più basso su 36 buche all’Open Champioship, aggiudicandosi quell’anno la sua terza Claret Jug.
È stato inoltre il primo giocatore nella storia del golf a ottenere 1,6 milioni di sterline in soli premi.
10 – Ernie Els – 1994
Prima di Tiger ci fu Ernie, il primo di un nuovo corso di golfisti moderni capace di domare un campo come quello di Oakmont con la sua fluida potenza.
Els diventò ancora più forte negli anni successivi ma ormai i grandi titoli erano diventati più difficili da ottenere per l’arrivo sul tour di una concorrenza formidabile: chiuse per ben quattro volte secondo nei major alle spalle di Woods, Mickelson e Singh.
11 – Mark O’Meara – 1998
A 41 anni O’Meara divenne il più anziano giocatore della storia a vincere due major in una sola stagione, ciliegina sulla torta di una stagione indimenticabile per lo statunitense.
12 – Seve Ballesteros – 1988
Anno a tutto tondo quello del compianto e immenso talento spagnolo nel 1998, stagione in cui si impose in sette tornei in sette differenti paesi: Spagna, Inghilterra, Stati Uniti, Svezia, Germania, Francia e Giappone.
13 – Ian Woosnam – 1987
Un grande bombardiere degli Anni ‘80 diventato poi anche vincente. Tirava il drive a 300 yard con legni in persimmon e palle balata. Quella stagione conquistò sette titoli tra cui anche il suo primo e unico major, il Masters.
14 – Luke Donald – 2011
Un vero talento con i ferri e nel gioco corto, caratteristiche che gli permisero di arrivare nei Top 10 in quasi il 75% delle gare nel 2011, con quattro vittorie. Unica pecca: non vinse mai un major pur diventando numero 1 del mondo.
15 – Brooks Koepka – 2018
È stato il primo dai tempi di Curtis Strange nel 1989 a difendere con successo il titolo allo U.S. Open e il primo dopo Tiger Woods a vincere nella stessa stagione anche il PGA Championship.
16 – Sandy Lyle – 1988
Il suo birdie alla 72a buca all’Augusta National lo ha fatto entrare nella storia.
È stato infatti il primo britannico a indossare la Giacca Verde del Masters e il primo scozzese a vincere un major negli Stati Uniti dopo oltre 50 anni.
17 – Jose Maria Olazabal – 1994
Stagione d’oro quella del basco che nel 1994 vinse la prima delle sue due Giacche Verdi e in Europa si impose nel PGA Championship a Wentworth.
Quattro le vittorie in totale con ben 17 Top 10 su 27 gare.
18 – Bob Tway – 1986
‘Annus mirabilis’ il 1986 di Bob Tway. L’americano dell’Oklahoma ottenne il suo primo e unico major al PGA Championship e giocò ben 37 tornei in stagione, più di chiunque altro, con 15 Top 10.
19 – Padraig Harrington – 2008
È diventato il primo giocatore dopo il Fenomeno Tiger Woods a conquistare due major in una sola stagione. È interessante notare che quelle furono anche le uniche due vittorie dell’anno di Harrington.
20 – Lee Westwood – 2000
Il tigrotto inglese fu artefice di un’annata eccezionale nel 2000 in cui mise fine al dominio di Colin Montgomerie, leader dell’Ordine di Merito europeo nei sette anni precedenti. Sei le vittorie e 16 Top 10 in 28 apparizioni.
21 – Johnny Miller 1974
Con una percentuale di vittorie del 21%, ha mandato in frantumi il record di soldi guadagnati da Nicklaus in una singola stagione. Dichiarò che non avrebbe mai scambiato quanto fatto con un altro major (ne vinse due in carriera).
22 – Jason Day – 2015
Grazie a un putt caldissimo, nel 2015 Day chiuse sesto nella speciale classifica per colpi guadagnati con il putt prima di vincerla l’anno successivo. Cinque le vittorie tra cui un major (PGA Championship a Whistling Straits).
23 – David Love III – 1997
Prima di indossare la Giacca Verde del Masters, Freddie ‘Boom Boom’ Couples vinse nel 1992 due volte e altrettante chiuse al secondo posto nelle cinque settimane precedenti Augusta.
Termina la sua migliore stagione di sempre con 16 Top 10 in 28 tornei.
24 – Dustin Johnson – 2016
Colpitore di palla micidiale, l’americano in quell’annata convertì in birdie più del 35% dei suoi putt per conquistare tre titoli, di cui un major (lo U.S. Open a Oakmont), per 15 Top 10 su 23 tornei disputati.
25 – Fred Couples – 1992
Prima di indossare la Giacca Verde del Masters, Freddie ‘Boom Boom’ Couples vinse nel 1992 due volte e altrettante chiuse al secondo posto nelle cinque settimane precedenti Augusta. Termina la sua migliore stagione di sempre con 16 Top 10 in 28 tornei.
26 – Scottie Scheffler – 2023
Ha guadagnato più colpi dal tee al green di qualsiasi altro giocatore da quando è stato inventato il sistema che gestisce le statistiche del PGA Tour. Tre le vittorie firmate nel 2023, con 15 Top 10 in 21 gare.
27 – Jon Rahm – 2023
Prima di conquistare la Giacca Verde ad aprile ha ottenuto tre vittorie e cinque piazzamenti tra i primi 7 in sole sette gare. 22 i tornei disputati e 12 piazzamenti nei primi dieci, poi a fine anno il clamoroso passaggio al LIV Golf.
28 – Justin Thomas – 2017
Nel suo anno di grazia JT ha firmato a gennaio un 59 e a giugno un 63 allo U.S. Open, prima di sollevare il primo dei suoi due Wanamaker Trophy del PGA Championship ad agosto a Quail Hollow. Cinque i titoli stagionali con dieci Top 10 su 24 apparizioni.
29 – Hal Sutton – 1983
Vinse The Players e PGA Championship per quella che resta la sua migliore stagione di sempre sul PGA Tour. Al TPC di Sawgrass riuscì a ripetersi addirittura 17 anni dopo, riconquistando il Players ai danni di Tiger.
30 – Martin Kaymer – 2010
È stato il primo giocatore dopo Woods a vincere tre tornei consecutivi. Quattro i titoli in quella stagione, con un major (PGA Champ. a Whistling Straits). Nel 2011 raggiunse il numero 1 del World Ranking.
31 – Cameron Smith – 2022
Con la migliore media putt dell’anno sul PGA Tour (1,68 a buca), l’australiano si impose con merito nel 150° Open Championship nel tempio dell’Old Course di St Andrews. Pochi mesi dopo lasciò il circuito per unirsi al LIV.
32 – Retief Goosen – 2001
La vittoria allo U.S. Open di quella stagione arrivò nel mezzo di una serie dei successi internazionali iniziata nel 1995 e conclusa nel 2007, fatta eccezione per il 1998.
33 – Tom Lehman – 1996
Dopo anni di dura gavetta nei circuiti satellite, l’americano trovò finalmente la definitiva consacrazione sul PGA Tour nel 1996, stagione in cui conquistò due dei suoi cinque titoli in carriera tra cui l’Open Championship a Royal Lytham & St Annes.
34 – Colin Montgomerie – 1994
Probabilmente il più forte giocatore europeo degli Anni ‘90 a non avere mai vinto un major. A sua consolazione ottenne un record storico, quello dei sette anni consecutivi (otto in totale) in cima all’Ordine di Merito continentale.
35 – David Duval – 1999
Un anno indimenticabile il 1999 per il glaciale americano che quell’anno scalzò Tiger Woods dal trono del World Ranking, vincendo quattro tornei e firmando un sensazionale 59 al Bob Hope Classic.
36 – Phil Mickelson – 2004
La sua prima vittoria al Masters e tre successi mancati di un nulla negli altri Slam fanno del 2004 la migliore stagione tra le tante eccellenti firmate dal grande mancino americano.
37 – Curtis Strange – 1988
Due vittorie a maggio e una a giugno, lo U.S. Open, lo hanno fatto diventare il primo giocatore a vincere più di un milione di dollari in una stagione del PGA Tour.
38 – Adam Scott – 2013
Swing impeccabile e talento cristallino, con una media colpi guadagnati/putt migliore avrebbe potuto diventare una macchina quasi invincibile. Il 2013 resta il suo anno di grazia con il successo al Masters.
39 – Jim Furyk – 2003
Costretto a cambiare putter la settimana prima dello U.S. Open perché non ritenuto più conforme, Furyk pareggiò il record del punteggio più basso su 72 buche vincendo il major americano più antico.
40 – Ray Floyd – 1981
Ha vinto in quattro differenti decenni sul Tour portando a casa altrettanti major, e la sua vittoria al Players di quell’anno giunse nel corso della sua stagione più solida di sempre.
41 – Lee Trevino – 1980
I primi anni di Trevino non sono stati presi in considerazione perché precedenti alla data da cui inizia questa classifica, il 1974, ma la sua stagione stellare del 1980 sì. Tre le vittorie, 13 i Top 10 su 21 tornei giocati.
42 – Mark McNulty – 1990
L’anno che vale un carriera giunse nel 1990, nel mezzo di una striscia di ben 83 settimane trascorse tra i primi dieci del World Ranking. Due i titoli stagionali e ben 20 Top 10 su 28 tornei.
43 – Tom Kite – 1981
Kite chiuse tra i primi 10 in oltre l’80% delle gare a cui prese parte nel 1981, senza dubbio la sua stagione più costante sul PGA Tour.
44 – Ben Crenshaw – 1976
Considerato uno dei migliori puttatori di sempre, Crenshaw ottenne nel 1976 il primo dei suoi cinque secondi posti nei major prima di conquistarne uno nel 1984 (il Masters, poi rivinto undici anni dopo, nel 1995).
45 – Henrik Stenson – 2016
Quella stagione lo svedese prese più del 70% dei fairway e dei green in regulation, guadagnando 1,55 colpi da tee a green. Due trionfi tra cui l’Open Championship a Troon e 13 Top 10 su 22 apparizioni.
46 – Paul Azinger – 1993
Tre vittorie e un major furono l’apice di una carriera purtroppo rovinata dalla diagnosi di un tumore. Quella stagione l’americano vinse tre tornei e chiuse due dei quattro major tra i Top 10.
47 – Corey Pavin – 1995
Tra i più corti giocatori del Tour di quei tempi con drive di poco più di 250 yard, Pavin riuscì però nell’impresa che sembrava impossibile, domare il lungo Shinnecock Hills e portarsi a casa lo U.S. Open di quell’anno.
48 – Craig Stadler – 1982
Grazie ai consigli del collega amico Dave Stockton, Stadler quell’anno conquistò ben quattro delle sue tredici vittorie in carriera, inclusa la più importante di tutte, il Masters.
49 – Bill Rogers – 1981
In un’epoca in cui i viaggi erano molto limitati, Rogers riuscì a imporsi in Inghilterra, negli Stati Uniti, in Australia e addirittura in Giappone, con la ciliegina dell’Open Championship a Royal St George’s, in Inghilterra.
50 – Sergio Garcia – 2002
Tre vittorie e quattro Top 10 nei major hanno fatto sì che molti quell’anno si chiedessero se Garcia sarebbe davvero diventato la controparte europea di Tiger Woods, il Fenomeno.