L’Augusta National ha annunciato che non bandirà i membri del LIV Golf in occasione del primo major dell’anno. A dichiararlo è stato direttamente Fred Ridley, chairman dell’Augusta National Golf Club. “Fin dal suo inizio nel 1934 lo scopo del Masters è stato quello di favorire il gioco del golf. Ogni aprile, qui in Georgia si riuniscono i migliori giocatori al mondo che puntano a indossare la ‘Giacca Verde’ e conquistarsi un posto nella storia. Campioni come, tra gli altri, Ben Hogan, Sam Snead, Arnold Palmer, Gary Player, Tom Watson, Jack Nicklaus e Tiger Woods sono diventati eroi per i golfisti di tutte le età. Purtroppo, le recenti azioni hanno diviso il golf maschile sminuendo le virtù del gioco e le eredità significative di coloro che lo hanno costruito. Anche se siamo delusi da questi sviluppi, il nostro obiettivo per il prossimo aprile è quello di onorare la tradizione di riunire un parterre eccellente di golfisti”.
Non si frenano le polemiche intorno al caso LIV Golf ma queste non devono fermare la tradizione e la storia che da sempre circonda il club e il major più esclusivo del mondo.
Già altri due major, lo U.S. Open e l’Open Championship hanno lasciato le porte aperte per la ustione 2023 ai giocatori che hanno deciso di abbandonare il PGA Tour per “arruolarsi” alla Superlega araba.
I disertori presenti ad Augusta
Sei attuali giocatori di LIV Golf hanno esenzioni a vita in qualità di past winner: Dustin Johnson, Patrick Reed, Sergio Garcia, Bubba Watson, Charl Schwartzel e Phil Mickelson.
Saranno inoltro presenti Cameron Smith, Bryson DeChambeau e Brooks Koepka, che riceveranno l’invito in quanto vincitori di major negli ultimi cinque anni.
In campo dal 6 al 9 aprile prossimo anche Joaquin Niemann e Talor Gooch, Harold Varner III, Jason Kokrak, Kevin Na, Abraham Ancer e Louis Oosthuizen, che avranno l’invito per essere tra i primi 50 dell’Official World Ranking.