Dopo la vittoria al Masters Hideki Matsuyama è diventato uno degli uomini più importanti del Giappone. Talmente importante che venerdì ha ricevuto il “Prime Minister’s Award”, un premio in segno di gratitudine per la conquista della prima Giacca Verde, nonché del primo major conquistato dal Sol Levante.
‘Hana wa sakuragi, hito wa Matsuyama’
‘Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini Matsuyama’. Una citazione molto efficace per esprimere i sentimenti di un Paese che sembra aver scoperto nello sport la nuova via dei samurai.
Questa onorificenza fa capire quanto il golf sia fondamentale nella cultura e nella storia giapponese. Una nazione di appassionati che vanta uno dei maggiori numeri di campi da golf al mondo, secondo solo agli Stati Uniti. La vittoria ad Augusta ha rappresentato, secondo le Istituzioni, uno slancio per l’intero Paese.
A confermalo è stato il primo ministro Yoshihide Suga “Matsuyama ha dato coraggio e ha toccato il cuore di tutti, in Giappone. È un momento molto commovente e penso che molte persone si siano commosse alla notizia”.
Matsuyama è il 34esimo giapponese ad essere insignito del “Prime Minister’s Award” ma non è il primo giocatore di golf. Il primato lo detiene infatti la proette Ayako Okamoto che ricevette il premio nel 1987 per il suo contributo a incoraggiare lo sviluppo dello sport femminile in Giappone. In quell’anno la Okamoto vinse l’ordine di merito e “il player of the Year” dell’LPGA Tour conquistando quattro titoli e facendo quattro top 5 in tutti i major.
Ora tutti sperano in un bis con l’oro olimpico
I notiziari nazionali si sono affrettati a candidare Matsuyama a ultimo tedoforo, a lui andrebbe l’onore, quindi, di dare fuoco al tripode olimpico nella cerimonia di apertura dei Giochi a Tokyo di luglio.
Tutta questa popolarità e fama non sta cambiando l’indole riservata di Hideki Matsuyama, che non è mai stato un amante dei riflettori. Basti pensare che il giorno dopo la vittoria al Masters è stato immortalato mentre prendeva un aereo di linea con la Giacca Verde al braccio, come un qualsiasi altro passeggero.
Personaggio schivo Matsuyama continua a fare del suo meglio per tenersi ai margini della fama e dell’interesse mediatico. Un’etica del lavoro (tipicamente giapponese) che spesso lo porta a preferire lunghe ore di allenamento ad apparizioni televisive.
Chissà cosa gli riserverà il futuro, nel frattempo continua a prendere aerei di linea volando in classe turistica.