Il golf come strumento di inclusione, socializzazione e integrazione, anche per i bambini affetti da spettro autistico.
Nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022, nasce “Golf4autism”, esperienza pilota da un’idea di Golfprogram, con il patrocinio della Federazione Italiana Golf e la collaborazione dell’Associazione di volontariato “Una breccia nel muro”. Lo sport si conferma così lo strumento ideale per favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità e il golf, in particolare, grazie alla ripetitività del gesto tecnico e agli spazi aperti e rilassanti, risulta particolarmente congeniale per mettere a proprio agio i bambini con spettro autistico, coinvolgendo anche le famiglie.
LA FASCIA DI ETÀ – Il Progetto “Golf4autism” si rivolge a bambini di età compresa fra i 6 e i 12 anni e si propone come un aiuto per la socializzazione e l’integrazione grazie alla naturale propensione all’aggregazione del golf. In un’atmosfera divertente e in totale sicurezza i bambini sono portati a sfidarsi sul green annullando ogni barriera fra di loro. La fase sperimentale portata avanti nel 2017 presso il circolo romano Archi di Claudio Golf Club ha dato indicazioni molto incoraggianti con benefici per tutti i partecipanti.
STIMOLO PER CONCENTRAZIONE E COORDINAZIONE – Il golf è uno sport che si pratica in spazi liberi, dove gli unici rumori sono i suoni della natura. Si tratta di una disciplina che richiede una concentrazione di breve durata intervallata da soste ed è quindi particolarmente indicata e valorizzante per i bambini con spettro autistico. Inoltre, facilita la coordinazione motoria statica e dinamica.
LO SVILUPPO DI “GOLF4AUTISM” – Avvicinare al golf dieci bambini con spettro autistico fra i 6 e i 12 anni di età facendoli interagire con coetanei a sviluppo tipico, è questo il traguardo che si pone “Golf4autism”. L’attività sportiva si svolgerà la domenica per un’ora e mezza nel corso di dieci mesi, principalmente presso il campo dell’Archi di Claudio Golf Club e, nei giorni di pioggia, presso le play room dell’Associazione di volontariato “Una breccia nel muro”. Per ogni sessione sul campo è prevista la co-presenza sul campo dei maestri – formati da Golfprogram – e di uno o due terapisti a seconda delle esigenze. In tal senso è previsto un periodo di formazione incrociata: i terapisti impareranno dai maestri le caratteristiche tecniche del golf e i maestri apprenderanno dai terapisti le problematiche dei bambini autistici, le tecniche per catturarne l’attenzione, valorizzarne le capacità e fronteggiare le criticità.
DIVERTIMENTO IN SICUREZZA – Nelle esercitazioni sul campo saranno usati kit specifici, non pericolosi, con supporti percettivi per l’utilizzo da parte di bambini autistici; verranno diminuiti gli stimoli sensoriali distraenti disposti sugli attrezzi sportivi. I diversi materiali potranno essere adattati sul campo per garantire un tasso maggiore di efficacia per i diversi esercizi da svolgere. Grazie a un monitoraggio costante sarà possibile registrare gli avanzamenti dei bambini sul piano sportivo, traendo indicazioni anche dai test previsti all’inizio e al termine del percorso. Particolare attenzione verrà riservata al benessere e la soddisfazione da parte delle famiglie di entrambi i gruppi di bambini. Al termine dell’anno si svolgerà una gara finale con premi. Nella stessa giornata sarà svolto un incontro di studio e riflessione sull’esperienza con la partecipazione delle famiglie che si confronteranno con sportivi, in particolare golfisti, psicologi, neuropsichiatri infantili. L’obiettivo di “Golf4autism” è aumentare progressivamente il numero di bambini coinvolti e garantire la continuità nei prossimi anni.