Mancano ormai poco più di dieci mesi alla 43esima edizione della Ryder Cup, in programma dal 25 al 27 settembre 2020 a Whistling Straits, nel Wisconsin, il magnifico links di 7.123 metri nato dal genio di Pete Dye nel 1998.
La corsa per uno dei nove posti del team europeo che verranno assegnati di diritto in base ai risultati ottenuti sul campo è iniziata lo scorso settembre al BMW PGA Championship e terminerà alla fine dell’edizione 2020 dello stesso torneo.
Un anno per il sogno di una vita
Due sono i canali di qualifica per conquistarsi un posto nella squadra continentale che difenderà la coppa vinta a Parigi nel 2018: l’European Points List, ovvero attraverso i punti conquistati da settembre 2019 a settembre 2020 nelle gare valide per l’European Tour, e la World Points List, ossia con i punti ottenuti nel World Ranking, la classifica mondiale.
I primi quattro dell’European Point List accederanno di diritto al Team europeo, mentre altri cinque saranno aggiunti automaticamente in base alla World Point List, ovviamente al netto dei quattro già qualificati mediante il primo criterio.
A completare il team di 12 giocatori che rappresenteranno l’Europa a Whistling Straits ci saranno tre Wild Card che capitan Padraig Harrington assegnerà personalmente la settimana prima della sfida.
E se la Ryder si giocasse oggi? L’azzurro è… Laporta!
A dieci mesi dall’evento abbiamo sbirciato nell’attuale ranking europeo, aggiornato ai risultati fin’ora conseguiti dai giocatori continentali dall’inizio del periodo di qualificazione, ovvero da Wentworth.
E allora giochiamo: come sarebbe il team dell’Europa se la qualifica si chiudesse proprio oggi?
Tranquilli, l’Italia ci sarebbe ancora con Francesco. Ma non stiamo parlando questa volta di Molinari, l’asso pigliatutto di Parigi che ha strabiliato il mondo, ma di un altro Francesco, protagonista di un finale 2019 davvero stellare, all’anagrafe Laporta.
Eh sì, è proprio il 29enne pugliese il migliore dei nostri azzurri, risultati alla mano: Laporta è al momento il numero 8 della World Points List grazie alle fantastiche prestazioni che ha messo insieme tra Open d’Italia, Hainan Open e Grand Final di Mallorca, quest’ultimo decisivo per conquistare l’Ordine di Merito 2019 del Challenge Tour.
Questo quindi il Team Europeo che parteciperebbe alla Ryder Cup 2020 (escluse le tre wild card) se la classifica si chiudesse il 14 novembre 2019:
1) Victor Perez (Francia) – 1899,84 punti (European Points List)
2) Tyrrell Hatton (Inghilterra) – 1786,14 punti (European Points List)
3) Rory McIlroy (Irnalda del Nord) – 1698,44 punti (European Points List)
4) Danny Willett (Inghilterra) – 1373,39 punti (European Points List)
5) Jon Rahm (Spagna) – 62,4 punti (World Points List)
6) Bernd Wiesberger (Austria) – 50,43 punti (World Points List)
7) Matthias Schwab (Austria) – 43,24 punti (World Points List)
8) FRANCESCO LAPORTA (Italia) – 42,63 punti (World Points List)
9) Matthew Fitzpatrick (Inghilterra) – 41,24 punti (World Points List)
È ovvio che European e World Points List sono destinati a cambiare e molto da qui al prossimo settembre, soprattutto considerando che negli ultimi tornei validi per la Ryder 2020 i punti conquistati verranno moltiplicati per 1.5 in entrambe le classifiche, ma pensare a un’altro italiano al fianco di Francesco Molinari a Whistling Straits non è in fondo un obiettivo così folle.
L’anno d’oro del golf italiano
Le performance e i risultati che i nostri azzurri sono stati in grado di mettere insieme in questo 2019 record per il golf italiano sono invidiabili da parte di qualsiasi altro paese europeo: la vittoria di Francesco Molinari sul PGA Tour (Arnold Palmer Invitational), quelle sull’European Tour di Guido Migliozzi (Kenya Open e Belgian Knockout) e Andrea Pavan (BMW International Open) e le due sul Challenge Tour di Francesco Laporta (Hainan Open e Grand Final), non possono che farci sognare sempre più in grande.
Prima di Parigi in fondo, chi avrebbe mai pensato a un italiano, eroe e recordman nella storia della Ryder Cup, con cinque successi su cinque incontri giocati in un’unica edizione?
E allora se Chicco docet, l’azzurro dietro di lui ha tinte sempre più forti e vincenti.