Ottimo avvio per Francesco Molinari al Genesis Invitational, che si disputa sul Riviera di Pacific Palisades (Los Angeles), club di cui è diventato socio recentemente. Partito alla 10 con uno sfortunato bogey (tee shot e successivo colpo in bunker), si è riportato subito dopo in par con un birdie. Ne ha siglati altri tre (16, 7 e 9) per un 68 totale sul par 71 del campo. Con -3 si è collocato al 12° posto in ottima compagnia, con il numero 1 mondiale Dustin Johnson, Brooks Koepka e il ritrovato Jordan Spieth.
Con un gran finale, si è portato al comando Sam Burns, che ha spodestato l’inglese Matthew Fitzpatrick. Il 24enne della Louisiana ha chiuso con un birdie le ultime tre buche, per firmare un -7 (64). “Penso di aver giocato bene durante tutto il giro”, ha detto il numero 149 del mondo. “Questo percorso non ti offre molte opportunità, quindi bisogna affrontarlo essendo pronti a sfruttare ogni chance che riesce a capitarti. Senza strafare “.
Lo svedese Alex Noren era pronto a unirsi a Fitzpatrick e a Max Homa a -5, in seconda posizione, ma ha dovuto accontentarsi della quarta per un bogey proprio in chiusura. Con lui a -4 altri sette giocatori, fra cui spicca Patrick Cantlay, terzo a Pebble Beach e secondo nell’American Express, che conferma il suo eccellente stato di forma. Cantlay, che conduce la classifica della FedEx Cup, è alla ricerca del suo quarto successo sul Tour, più volte sfiorato nelle ultime uscite dopo la vittoria dello scorso ottobre nel Zozo Championship.
Il numero 2 del mondo Jon Rahm ha chiuso a 70 in 34a posizione. Con un colpo in meno, Adam Scott, vincitore nel 2020, è invece 19°. Da ricordare anche Bubba Watson (47°), che sul Riviera ha ottenuto tre successi in carriera.
Sopra il par Rory McIlroy, che ha sfiorato un infortunio al polso giocando dal rough alla 9. Per lui un brutto +2 finale, che lo piazza 85° e a rischio taglio. Peggio di lui (+4) ha fatto il suo compagno di gioco Bryson DeChambeau, autore di un pessimo giro, salvato solo in parte da due birdie alla 16 e alla 17. Chiude la lista dei big che rischiano di non giocare nel weekend Justin Thomas (+5), solo 117° sui 120 giocatori al via.
Da ricordare infine la hole in one di Tae Hoon Kim ottenuta al par 3 della 16. Il sudcoreano (19° con 69) ha consegnato uno score a dir poco movimentato. Oltre alla buca in uno ha segnato un eagle 5, tre birdie, tre bogey e un doppio bogey.
Il montepremi del Genesis Invitational è di 9.800.000 dollari. The Genesis Invitational viene trasmesso in diretta su GOLFTV e su Eurosport 2.