Renato Paratore, 25° con 290 colpi (71 73 73 73, +2) nel Nedbank Golf Challenge, è rimasto tra i primi 60 classificati nell’ordine di merito (59°) e andrà la settimana prossima a disputare, insieme a Francesco Molinari, il DP World Tour Championship (17-20 novembre) a Dubai. il gran finale dell’European Tour in cui tra montepremi ($ 8.000.000) e bonus ($ 5.000.000) saranno in ballo 13 milioni di dollari. Matteo Manassero, 55° con 298 (73 74 76 75, +10), è invece rimasto fuori.
Sul percorso del Gary Player CC (par 72), a Sun City in Sudafrica, capolavoro dello svedese Alex Noren (274 – 69 67 75 63, -14) che con un eccellente giro finale in 63 (-9) colpi ha rimontato dalla quarta posizione sorpassando il coreano Jeunghun Wang (280, -8). Questi, leader dopo tre turni, aveva sei colpi di vantaggio sul vincitore e alla fine ne ha accusati sei di ritardo, travolto da un 75 (+3) e dalla pressione. Affollata la terza piazza occupata con 281 (-7) dallo spagnolo Alejandro Cañizares, dal sudafricano Branden Grace, dall’inglese Andy Sullivan, dal portoghese Ricardo Gouveia e dal francese Victor Dubuisson, con gli ultimi due che hanno conquistato il pass per Dubai pur essendo ben lontani dal 60° posto della money list (rispettivamente 83° e 73°). Ottavo con 282 (-6) lo svedese Henrik Stenson, leader dell’ordine di merito, che nell’ultimo atto dovrà difendere la posizione dagli attacchi dell’inglese Danny Willett (2° OM), autore di un buon recupero (11° con 285, -3) dopo una brutta partenza, e del nordirlandese Rory McIlroy (3° OM), assente nell’occasione e numero uno d’Europa lo scorso anno. Deluso il sudafricano Louis Oosthuizen, da secondo a nono con 283 (-5), che puntava al titolo, e probabilmente felice il connazionale Jaco Van Zyl, da sesto a decimo con 284 (-4), però con il tasca il biglietto per Dubai, guadagnato in extremis.
Alex Noren, 34enne di Stoccolma, ha siglato il quarto titolo stagionale, exploit di pochi eletti nella storia del tour, e l’ottavo in carriera con undici buche devastanti per gli avversari in cui ha messo a segno un eagle e sette birdie, poi ha mantenuto il “meno 9” con un bogey e un birdie in un finale senza patemi. Per lui 1.048.523 euro su un montepremi di 6.360.000 euro.
Renato Paratore è partito molto bene con due birdie, ma nelle successive sei buche con tre bogey e un doppio bogey ha messo a rischio la qualificazione. Ha dato però grande prova di maturità e saldezza di nervi, pur avendo solo 19 anni, e ha rimesso in piedi score e classifica con tre birdie e un bogey tra la 10ª e la 14ª buca. Per Matteo Manassero, che dopo il terzo turno non aveva più l’obiettivo di raggiungere l’Emirato, 75 (+3) colpi con due birdie, un bogey e due doppi bogey.