Francesco Molinari ha concluso al 17° posto con 277 colpi (68 70 69 70, -11) il BMW Masters, terza delle quattro gare delle Final Series che concludono la stagione dell’European Tour e che si è svolta sul tracciato del Lake Malaren Golf Club (par 72), a Shanghai in Cina.
Ha vinto con 271 (69 70 64 68, -17) lo svedese Kristoffer Broberg che ha superato con un birdie alla prima buca di spareggio lo statunitense Patrick Reed (271 – 71 69 64 67) con il quale aveva terminato alla pari le 72 buche del torneo. Ha ceduto il thailandese Thongchai Jaidee, leader nel terzo turno e sceso al terzo posto con 272 (-16) dopo un parziale di 71 (-1), dove è stato affiancato dallo svedese Henrik Stenson, dal danese Lucas Bjerregaard e del coreano Byeong Hun An. Al settimo con 273 (-15) gli inglesi Justin Rose e Paul Casey, al nono con 274 (-14), lo spagnolo Sergio Garcia, l’inglese Ian Poulter, il francese Julien Quesne e il danese Soren Kjeldsen.
L’inglese Danny Willett, 28° con 281 (-7), non è riuscito a sorpassare in vetta alla money list continentale Rory McIlroy (punti 3.393.923 contro p. 3.392.310), assente nell’occasione,, ma ora i due sono divisi da appena 1.613 punti. Mai tra i protagonisti l’austriaco Bernd Wiesberger, 24° con 280 (-8), il thailandese Kiradech Aphibarnrat, 31° con 282 (-6), il sudafricano Louis Oosthuizen, 37° con 283 (-5), il tedesco Martin Kaymer, 41° con 284 (-4), e il cinese Ashun Wu, 46° con 285 (-3). Decisamente sotto tono l’iberico Miguel Angel Jimenez, 74° con 298 (+10) sui 78 concorrenti ammessi alla gara.
Broberg, al primo titolo nell’European Tour, è apparso sulla scena continentale nel 2012. All’epoca giocava nella Nordic League ed essendo tra i primi dell’ordine di merito fu ammesso all’inizio di agosto a partecipare al Finnish Challenge. Vinse il torneo del Challenge Tour (per il quale non aveva ‘carta’) e nello stesso mese si impose in altre due gare saltando immediatamente sul tour maggiore. Poi concluse la stagione con un quarto successo nel Challenge e la seconda piazza nell’ordine di merito.
Il 29enne di Stoccolma ha condotto il giro finale del BMW Masters in 68 (-4) colpi, con cinque birdie e un bogey, che non gli sarebbero bastati per raggiungere Patrick Reed, avanti di uno. Lo statunitense, però, dopo essersi portato al comando segnando un eagle, cinque birdie e un bogey, si è fatto raggiungere alla buca 17 con il secondo bogey di giornata (67, -5). Nel playoff Broberg ha piantato la palla a un paio di metri dalla bandiera con il secondo colpo e poi ha imbucato con tutta sicurezza il putt che gli ha garantito la vittoria, un assegno di 1.070.334 euro (su un montepremi di 6.540.000 euro) e l’accesso tra i primi 60 classificati nell’ordine di merito (da 61° a 12°) che parteciperanno a Dubai al DP World Tour Championship (19-22 novembre), ultimo evento delle Final Series e dell’European Tour 2015.
Francesco Molinari, tornato alle gare dopo una pausa, è stato piuttosto regolare negli score con una escursione di soli due colpi tra il migliore (68, -4 nel primo giro) e i due più alti (70, -2 nel secondo e nel quarto). Ha terminato con quattro birdie e due bogey. Sarà anche lui a Dubai. E’ 43° nella money list con 811.312 punti in tredici tornei disputati, in una annata in cui è stato impegnato anche nel PGA Tour.
Fulvio Golob
Il primo amore è stato tutto per la neve, come direttore editoriale della rivista Sciare. Fra splendidi ricordi in sala stampa e sulle piste, quattro edizioni delle Olimpiadi Invernali (Lake Placid, Sarajevo, Calgary, Albertville), una decina di Campionati del Mondo di sci alpino e una valanga di gare di Coppa del Mondo.
Poi la passione si è spostata in mare, come direttore responsabile di Forza 7, storica rivista della nautica e infine, nel 1989, è arrivata la scoperta di un mondo meraviglioso, tutto tinto di verde.
La vera fortuna della mia vita è stata proprio vivere le grandi passioni legate allo sport attraverso il lavoro. E infatti, dopo numerose stagioni di maldestri tentativi con sacca e bastoni al seguito, anche l’amore per il Gioco con la “G” maiuscola è magicamente diventato un quotidiano impegno in redazione, come direttore di Golf & Turismo. Da allora, sono passati quasi 20 anni. Splendidi e indimenticabili come 18 buche giocate sotto par.