La luce in fondo al tunnel. Forse stiamo iniziando a sperare di vederla. I contagi Covid sono per l’ennesima volta in aumento, ma sembra davvero che le attuali conseguenze negative siano molto più contenute rispetto alle ondate precedenti. E il verde dei nostri campi da golf potrà tornare a brillare come tutti ci auguriamo. Il 2020 è stato davvero un annus horribilis per tutti, ma c’è chi è riuscito a uscirne senza le ossa rotte. O addirittura con un bel “+” nel bilancio.
È il caso del Golf Club Monticello, numero uno in Italia con i suoi 1.400 soci. “Abbiamo fatto una lunga serie di interventi – dice il presidente del Circolo, Stefano Banfo – per compensare con tagli alle spese gli inevitabili contraccolpi dovuti al calo dei ricavi, in primo luogo quelli provenienti da gare e green fee. E ci siamo ritrovati con un bilancio record in positivo.”
Per quanto riguarda i soci, Monticello è riuscito ad andare in pareggio fra dimissioni e nuovi ingressi. “Abbiamo avuto inevitabilmente delle defezioni – continua Banfo -, per lo più legate a problemi economici di alcuni soci. Inutile nasconderselo, il periodo che stiamo vivendo è terribile. In compenso sono arrivati altri che avevano invece voglia di uno spazio per trascorrere i weekend, viste le difficoltà nei trasferimenti, o addirittura di venire a vivere all’interno del Circolo. Molte le case con nuovi contratti d’affitto e anche qualche acquisto. Lo smart working ha favorito questa piccola migrazione: lavorare da casa in mezzo al verde, mentre la famiglia può sfruttare la vasta serie di servizi di Monticello: da quattro piscine al tennis, dal campo da calcio al Clubino per i più giovani, dalla splendida palestra al centro wellness. E, naturalmente, alle nostre magnifiche 36 buche.”
La “formula Monticello”, lanciata con grande successo fin dagli anni ‘70, ha funzionato benissimo anche in tempo di Covid. “Il nostro è un vero country club – dice ancora il presidente -, con un importante numero di abitazioni al suo interno. Raggiungere Milano in pochi minuti ne ha fatto da sempre una meta privilegiata per prime e seconde case, che ospitano l’80 per cento dei nostri soci. E adesso, con l’arrivo della fibra, lavorare da qui è come essere in ufficio. Ma in un ambiente ben diverso.”
La pandemia poco alla volta ha ridato via libera a spazi e attività preclusi da oltre un anno. E anche Monticello sta viaggiando verso un’agognata normalità. “Abbiamo sempre rispettato i protocolli, allentando molte limitazioni solo da quando in Lombardia siamo entrati in zona bianca. Continuiamo comunque a prendere la temperatura all’ingresso, facciamo compilare la dichiarazione e per il momento no a buffet durante le premiazioni.”
Monticello dunque sta riprendendo alla grande e speriamo che tutti i Circoli italiani possano fare lo stesso. Anche se la sua è una realtà davvero particolare e di grande respiro. “Una delle nostre carte vincenti è sempre stata la socialità – conclude Banfo -. Eventi, incontri culturali, cene a tema, feste sono il collante che aiuta a legare i soci al nostro Circolo. E adesso, se la pandemia ci restituirà davvero tutta la libertà, ci sarà spazio per nuove, bellissime iniziative. Tanto golf, relax e intrattenimento.”