Eddie Pepperell come Kevin Costner. Peccato che questa volta l’ambientazione non fosse il set di un film di Hollywood ma il secondo giro del Turkish Airlines Open, torneo della Rolex Series da 7 milioni di dollari.
Dalla finzione alla realtà
Il giocatore inglese si è reso, a suo malgrado, protagonista di una scena che ha ricordato moltissimo quella del film Tin Cup.
Arrivato alla buca 4 del Montgomerie Maxx, Pepperell mandò la pallina in acqua per ben cinque volte di fila. Terminò così la scorta di palle in sacca e fu costretto a ritirarsi sotto gli occhi increduli di spettatori e di Martin Kaymer, che giocava in team con lui.
“Non ho mai assistito a nulla del genere” – ha dichiarato Kaymer – “L’ho visto solo in televisione, in Tin Cup e questa è la prima volta dal vivo.”
La trama del film è risaputa: Kevin Costner era un ex campione che per guadagnarsi da vivere al termine della sua carriera dava lezione in una sperduta cittadina del Texas, salvo poi decidere di ritornare a giocare per conquistare la psicologa e fidanzata del suo rivale di sempre. Dopo essersi qualificato per lo U.S. Open, iniziò la competizione nel peggiore dei modi. Memorabile la quantità di volte che Roy, soprannominato “Tin Cup” lanciò la pallina in acqua prima di imbucare il colpo da una lunghissima distanza.
La storia si ripete ma questa volta senza un lieto fine.
Oltre a Pepperell un altro “estroso”, se così vogliamo definirlo, si rese artefice di una situazione analoga. Parliamo di John Daly che agli Australian Open del 2011 alla 11 finì in acqua per sette volte consecutive prima di stringere le mani dei suoi compagni di gioco e lasciare il campo da golf.
Gli amanti del golf si ricorderanno anche dello svedese Anders Forsbrand squalificato durante il secondo giro dell’Open di Francia del 1994 dopo aver perso nove palline nell’ostacolo d’acqua davanti al green della 18 del golf Le Golf National.