L’anticipazione è circolata fino da stamattina: gli organizzatori della Ryder Cup, americani ed europei, si sono dovuti arrendere. La Ryder Cup 2020 non si farà, ma verrà recuperata, sempre a Whistling Straits, nel Wisconsin, il prossimo anno. Già decise le date: da venerdì 24 a domenica 26 settembre.
La notizia aveva cominciato a rincorrersi qualche ora fa e, considerando l’importanza delle fonti che l’hanno ripresa (CBS Sports, Golf Channel, ESPN, Fox) c’erano stati pochi dubbi sull’ufficialità dello spostamento.
La decisione, sofferta ma a questo punto inevitabile, innescherà un effetto domino.
Ryder Cup a Roma nel 2023
La prima conseguenza sarà quella della Ryder Cup di Roma al 2023. Torneremo perciò agli anni dispari, come avveniva prima del terribile evento dell’11 settembre 2001. Spostamento poi per la Presidents Cup (dal 2021 al 2022) ma non per la Ryder femminile, la Solheim Cup, che rimane invece nel 2021, dal 3 al 6 settembre.
“Non è una Ryder Cup se non c’è il pubblico – aveva già sentenziato senza mezzi termini il numero uno del mondo, Rory McIlroy -. Per noi europei sarebbe stato un grosso vantaggio giocare a porte chiuse a Whistling Straits, ma lo spettacolo e lo spirito della gara verrebbero stravolti. Nessuna atmosfera da Ryder. Perciò, fra una edizione senza pubblico e l’idea di posticiparla al 2021, io scelgo senz’altro la seconda.”
I criteri di selezione delle squadre vengono comunque congelati fino al gennaio 2021. E poi non saranno comunque modificati. Ciò significa che per l’Europa sono ritenuti validi i punteggi acquisiti fino ad oggi a partire dal BMW PGA Championship dello scorso anno. Quindi ricominceranno a essere utili per la qualificazione solo con l’inizio del 2021.
Ryder Cup 2021European Points List(al 9 marzo 2020) |
World Points List(al 9 marzo 2020) |
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