Un lungo fine settimana con DS 7 alla scoperta di terre magnifiche e di due circoli tanto diversi quanto ricchi di fascino e tradizione.
Settembre e ottobre sono i mesi della vendemmia.
E allora cosa c’è di meglio che andare in un angolo d’Italia dove il vino è un culto?
Abbiamo caricato la sacca alla scoperta di Asolo e Ca’ della Nave a bordo della DS 7 E-TENSE 360 4X4 edizione Antoine de Saint Exupery.
DS 7: un omaggio al Piccolo Principe
Esatto, proprio l’avventuriero autore di libri straordinari come Il Piccolo Principe.
In occasione degli 80 anni dalla sua scomparsa DS gli ha voluto rendere omaggio con una collezione dedicata.
Il tema che ha ispirato gli ingegneri è stato quello dell’avventura, di un viaggio che non è solo muoversi da un punto all’altro, bensì lo strumento per cercare emozioni, nutrire la propria voglia di scoperta e, perché no, esplorazione dell’ignoto.
La DS7 che ci accompagna è proprio unica.
È disponibile in tre colorazioni: nero perla, grigio cristallo o Volo di Notte, speciale colore che prende il nome dal celebre romanzo dello scrittore.
Si tratta di una vernice perlacea composta da pigmenti che creano delicati riflessi dorati, proprio come un cielo stellato alle prime luci dell’alba.
La cura dei dettagli sulla DS 7 E-TENSE 360 4X4 edizione Antoine de Saint Exupery è al massimo livello e si percepisce dal primo colpo d’occhio.
Un esempio sono i cerchi diamantati New York da 21’’ in nero lucido che presentano un cabochon centrale del colore Volo di Notte oppure la griglia che, con i suoi riflessi cromati, richiama il cielo notturno popolato da una miriade di stelle scintillanti.
Apriamo il baule con un semplice gesto del piede, grazie alla funzione handfree, e scopriamo che possiamo caricare la sacca in diagonale senza essere dover togliere i bastoni più lunghi.
Non so voi, ma per me questa è una grande comodità.
Il vano bagagli è capiente e, caricato con trolley e macchine fotografiche, lo richiudiamo senza doverlo sfiorare.
L’interno della vettura è realizzato con una calda e resistente nappa “marrone criollo”, materiale ricercato e nobile utilizzato per la selleria impreziosita dal ricamo Terre de Cassel che prosegue sui rivestimenti delle portiere e del cruscotto.
Badge e loghi si accompagnano alla firma stilistica della Collezione Antonie de Saint-Exupéry con citazioni e disegni che richiamano alle forme che hanno ispirato lo scrittore.
Per DS7 il richiamo è a La Cittadella: «È la via del dialogo tra le stelle e noi».
Il nostro viaggio a bordo di DS 7
Partiamo per il nostro viaggio, sicuramente meno avventuroso e senza incognite.
La nuova sede in via Gallarate ci permette di lasciare Milano in un baleno. Poche centinaia di metri e siamo in tangenziale direzione Venezia.
Oltre alla raffinata ricercatezza estetica, la Collezione Antonie de Saint-Exupéry ha tanta sostanza e tecnologia.
Il cruise control adattivo rende la guida semiautonoma. Non resta che tenere il volante e guardare la strada.
Sino a qualche anno fa il viaggio da Milano ad Asolo era infinito.
Ora, grazie alla Superstrada Pedemontana Veneta, in meno di tre ore si passa dal capoluogo Lombardo alle colline del Prosecco.
L’arrivo ad Asolo
Ci accoglie il club manager Luca Covi, che da 20 anni guida il circolo e ne conosce ogni singolo dettaglio. Fondato nel 1996, il club annovera tre percorsi da nove buche dal carattere molto diverso. Sul rosso la strategia gioca un ruolo fondamentale, il giallo è più permissivo e consente di provare a giocare “a tutta” mentre nel verde la precisione dei colpi è necessaria per non fare disastri. Il comune denominatore sono il contesto e i panorami che spaziano dalle colline venete alle vette dolomitiche.
Com’è andata la stagione sinora?
“Non è stata semplice causa i continui condizionamenti del meteo – ci racconta Covi -. Nei primi mesi abbiamo avuto continue piogge che hanno compresso il calendario gare e limitato l’arrivo di turisti.
Poi è arrivato il caldo che però riusciamo a gestire bene, specie dopo l’importante investimento fatto dalla proprietà per il totale rifacimento dell’impianto d’irrigazione”.
Il circolo con Presidente Christian Benetton è di proprietà della Famiglia e da sempre all’avanguardia.
Asolo è stato il primo club in Italia ad avere degli sponsor.
Le eccellenze di Asolo
“Il nostro modello di business è stato preso ad esempio da numerosi circoli. Le aziende sostenitrici e sponsor hanno dei benefit che utilizzano durante l’anno come meeting, eventi o gare per i propri clienti. Si viene così a creare un rapporto di collaborazione che dura negli anni”.
È stata creata Golf Company, marchio che identifica non solo tutte le aziende soci sostenitori di Asolo Golf Club, ma anche una squadra di professionisti che mette al servizio delle imprese la propria esperienza nel campo del marketing e della comunicazione.
Un altro primato legato ad Asolo è quello della Golf Academy che nel 2003 è stata la prima struttura in Italia sede di un centro federale di avviamento al golf e la nascita di AGA nel 2022 , creata per l’attività agonistica dei giovani, che è a oggi il fiore all’occhiello del club.
I titoli nazionali vinti negli ultimi due anni ne sono la testimonianza.
Avere una proprietà solida e che non è mai cambiata dà sicuramente dei vantaggi rispetto a una normale ASD che ogni quattro anni rischia di ripartire da capo.
Covi è braccio e mente della proprietà con onori e oneri.
Prendere delle decisioni non sempre risulta semplice perché non è possibile accontentare tutti. In compenso se il circolo gode di buona salute il merito va ricercato in una gestione attenta e competente.
Il percorso di Asolo
Portiamo la DS 7 sul campo visitando alcune tra le buche simbolo dei percorsi.
Il campanile che domina quelle del rosso, la 2 verde, spettacolare par 3 che si gioca dall’alto, e il “corner” delle buche 3, 4 e 7 gialle, dove l’acqua è elemento dominante.
campo è in ottime condizioni nonostante la bomba d’acqua del giorno precedente.
Il cambiamento climatico al quale stiamo assistendo è una continua sfida. Oggi più che mai servono persone competenti, proprio come Covi e il suo staff.
Terminate le “fatiche” andiamo alla scoperta del paesaggio circostante.
Asolo: tra ospitalità e i piaceri della tavola
Asolo è ricca di arte e storia e merita sicuramente una visita.
Ci piacerebbe avere più tempo per visitare Possagno, luogo natale di Antonio Canova e sede della gipsoteca che raccoglie i modelli in gesso di moltissime sue opere, ma anche per andare in bicicletta alla scoperta delle cantine delle colline di Valdobbiadene e Conegliano.
Il tempo stringe e rientriamo al club per dedicarci ai piaceri della tavola al ristorante del circolo accompagnando le pietanze con il Prosecco di Valdobbiadene, qui a chilometri zero!
La foresteria di Asolo è allestita in un antico casale ristrutturato. I servizi a disposizione sono degni di un hotel di livello.
La mattina ci si sveglia con vista sul campo e i colli Asolani in un clima ovattato e rilassante, lontano anni luce dalla frenesia milanese.
Ecco, rilassatezza: questo credo sia il termine che maggiormente connota il soggiorno.
Con DS 7 arriviamo a Ca’ della Nave
Risaliamo in auto e ci dirigiamo verso Venezia per arrivare a Ca’ della Nave, circolo a un’ora di distanza.
Il viaggio a bordo della DS7 non interrompa l’atmosfera rilassata che ci ha pervaso.
Le colline lasciano il posto alla pianura. Passiamo posti che hanno segnato la storia dell’economia italiana come Montebelluna, Mecca degli scarponi da sci.
Ci viene incontro il nuovo direttore, Vittorio Bersotti, un amico che sino allo scorso anno guidava il Golf Varese. Un bel cambiamento!
“Ho trovato un ambiente molto diverso rispetto a quello nel quale sono cresciuto – ci ha raccontato -. Ca’ della Nave ha un clima informale e può puntare deciso sul turismo.
A 20 minuti dagli aeroporti di Venezia e Treviso, è facilmente raggiungibile. Dobbiamo solo fare sapere a chi arriva della nostra esistenza”.
Il turismo è un tema che fatica a decollare con la nostra disciplina ma può cambiare le sorti del circolo di Martellago.
Il club infatti sta passando attraverso il percorso fallimentare ed è magistralmente gestito da Rita Tedino che sta riallacciando i rapporti istituzionali e commerciali.
È stata catapultata in questo mondo, a lei prima sconosciuto e sta piano piano mettendo in sesto la situazione finanziaria.
Un periodo delicato che però non turba soci e ospiti, presenti in grande numero per una gara anche in un giorno feriale. Il percorso, che visitiamo dapprima con l’auto e poi con la sacca, è in condizioni eccellenti.
“Con gli addetti al campo, guidati da Marco Meggiato, stiamo facendo dei miracoli – ci racconta Vittorio -. Ci piacerebbe riuscire ad avere una manutenzione ancora migliore, riuscendo a eliminare il trifoglio in qualsiasi zona del campo, ma in tre è impossibile fare tutto e ci focalizziamo maggiormente nelle aree che interessano maggiormente il gioco”.
Cà della Nave: il percorso
Il percorso disegnato da Jim Fazio è una continua sfida. Una volta usciti dalla 18 viene voglia di ricominciare per vincere la sfida e riprovare quel colpo sbagliato che è costato caro.
L’acqua è elemento dominante e, specie se non si è giocatori esperti, occorre una buona quantità di palline per portare a termine il giro se non si è in giornata.
Ca’ della Nave non è solo un campo da golf bensì è un luogo d’incontro per la comunità golfistica.
La club house è elegante e accogliente con spazi ampi.
L’area esterna ha due piscine che nel periodo estivo danno soddisfazione quanto il vicino mare.
I soci sono il cuore del circolo e favoriscono un’atmosfera amichevole e inclusiva. Ci si sente come a casa.
Le parole del direttore Vittorio Bersotti
“Il club ha delle potenzialità enormi – ci racconta Bersotti -. Servono alcuni investimenti per farlo tornare agli antichi fasti ma è in una posizione strategica e ha un percorso tecnicamente molto valido”.
Usciamo dal maestoso cancello riproponendoci di seguire le vicende del club facendo il tifo perché trovi persone lungimiranti e appassionate che possano rilanciarlo.
L’autostrada per Milano è a pochi chilometri e con Diego Cassetta, da anni fotografo nel settore automotive, chiacchieriamo di vetture.
Questa versione è accattivante ed eleva il livello di esclusività che contraddistingue il marchio.
L’idea di ispirarsi a Antoine de Saint Exupery è stravagante ma azzeccatissima nella propria realizzazione.
Gli interni sono da auto di lusso e questo colore marrone criollo richiamano l’avventura.
Avvicinandosi a Milano vediamo il sole che tramonta illuminando le montagne già imbiancate e ispirandoci per il prossimo itinerario, magari con gli sci al seguito.
DS 7 E-TENSE 4×4 360 Antoine de Saint Exupery
La collezione Antoine de Saint-Exupéry eleva ulteriormente la qualità del marchio DS Automobiles con un design lussuoso e tecnologie d’eccellenza.
Motore
- Cilindrata 1598 cc
- Potenza massima kW 147
- Cambio automatico 8 rapporti
- Velocità massima 235 km/h
- CO2 combined (g/km) 44
Sicurezza
- DS PIXEL LED VISION 3.0
- Rilevatore angoli ciechi
- Accensione automatica delle luci
- Airbag frontali, laterali e a tendina
- Rilevatore pressione pneumatici
- ABS, ESP con assistenza alla partenza in salita
- SOS & ASSISTENZA
Comfort
- Keyless Entry & Access
- Lounge Lights
- DS Active Scan Suspension
- Specchietti esterni ripiegabili e riscaldati elettricamente
- Telecamera posteriore
- Bracciolo centrale posteriore con ski trap
- Volante con Paddles
- Parabrezza riscaldato
- Selettore modalità di guida
- Sedili riscaldati, ventilati e con funzioni massaggio
- Tegicristalli anteriori automatici
- Climatizzatore automatico bizona
- Finestre laterali laminate acustiche
Multimedia
- Quadro strumenti digitale 12.3’’ HD
- DS IRIS SYSTEM con Navigazione 3D connessa e Wireless Android Auto e Apple Carplay
- Touch screen 12,3” HD