Buone notizie per il circuito europeo: il quattro volte vincitore di major Rory McIlroy sembrerebbe aver cambiato idea, confermando in extremis il suo status di membro effettivo dell’European Tour.
Le perplessità dovute al nuovo calendario
Il nordirlandese aveva alla fine del 2018 dichiarato di voler giocare praticamente a tempo pieno sul PGA Tour americano ma il suo manager, Sean O’Flaherty, ha nei giorni scorsi rivelato che il giocatore ha invece confermato entro la data limite per farlo, il 1° maggio, la sua affiliazione all’European Tour.
A fronte di un calendario rivoluzionato che prevede tutti i più importanti appuntamenti del PGA Tour nella prima parte della stagione, McIlroy aveva espresso la sua perplessità nel voler mantenere la carta piena dell’European Tour, volendo di fatto concentrare la sua stagione sul circuito americano.
“Non è un anno di Ryder per cui non è la fine del mondo”
“Giocherò dove la mia vita professionale è maggiormente focalizzata” aveva dichiarato -. Il modo in cui la stagione è stata programmata costringerà molti giocatori a rivoluzionare la propria agenda e io potrei non essere in grado di mantenere attivo il mio status di membro dell’European Tour. Non è un anno di Ryder Cup per cui non sarebbe nemmeno la fine del mondo”.
La sua dichiarazione provocò molti commenti e diverse critiche nell’ambiente professionistico. L’ex capitano di Ryder Cup, Paul McGinley, definì la questione grave per l’immagine del circuito europeo, che rischiava di perdere uno dei suoi esponenti di punta.
Keith Pelley, CEO dell’European Tour, volò subito a Belfast nei giorni successivi alle dichiarazioni di McIlroy per parlare con il giocatore e convincerlo a confermare la sua carta mantenendo l’iscrizione al Tour continentale.
Whistling Straits a rischio
Il discorso legato alla Ryder Cup inoltre ha alimentato la tensione tra l’entourage del giocatore e i vertici dell’European Tour; è vero che il 2019 non è anno di Ryder ma la sua assenza dal circuito continentale metterebbe in forte dubbio le sue possibilità di far parte della squadra europea del 2020 a Whistling Straits, così come la possibilità un giorno di poter ricoprire il ruolo di capitano, visto che per farlo è obbligatorio essere affiliati all’European Tour.
Per il momento l’iscrizione all’ultimo secondo di McIlroy all’European Tour 2019 sembra aver scongiurato il pericolo ma resta il dubbio su quali saranno effettivamente i quattro tornei del circuito continentale che il nordirlandese inserirà nel suo fitto calendario al di fuori dei major e dei WGC, ovvero il minimo sindacale per mantenere lo status di giocatore attivo.