Freddo e pioggia sulle colline del Monferrato non hanno fermato il secondo giro di gara e non hanno impedito a Diana Luna di vincere l’ottavo titolo PGAI, con uno score di sei colpi sotto il par (64-70, 134) e tre di vantaggio su Stefania Croce (67-70, 137).
Quattro vittorie a testa nelle ultime otto edizioni. La proette romana è partita forte, con tre birdie nelle prime sette buche, poi qualche errore (4 colpi persi alla 8 e alla 16), ma un vantaggio ben amministrato fino alla fine.
Non da meno l’avvio di Stefania Croce, con eagle alla due e un paio di colpi recuperati sui tre di svantaggio alla partenza. «Volevo portarmi a -6 e poi chissà…», ha detto, ma la sua rimonta è naufragata sui troppi 3-putt.
Terza posizione per Veronica Zorzi (67-73, 140), da tempo lontana dalle gare con un bimbo di 11 mesi e un’attività di maestra al Golf Musella di Verona.
Green difficili oggi anche per la triestina Giulia Sergas, olimpionica a Rio, 15 stagioni nel tour americano e ora tornata a competere in Europa (67-74, 141).
Il Ladies’ PGAI Championship è stato l’unico appuntamento italiano della stagione con il golf professionistico femminile: un campionato, alla diciannovesima edizione, che non punta sui numeri, ma sulla qualità di un field con eccellenze di livello internazionale e talenti azzurri meno noti ma altrettanto competitivi.
Le Proette hanno giocano sulla distanza di 36 buche per il loro score individuale, ma contemporaneamente anche per un successo di squadra con formula Pro-am: tre compagni il primo giorno e uno solo il secondo. Al primo posto oggi, ancora Diana Luna con l’amateur Emanuele Appendino.