Enrico Di Nitto (278 – 71 73 67 67, -10) ha provato fino all’ultima buca a riagganciare l’inglese Matt Wallace (276 – 67 68 71 70, -12), in vetta sin dal giro iniziale, che però è riuscito a vincere cedendo solo tre dei cinque colpi di vantaggio che aveva sul tee di partenza nel Tunisian Golf Open (Alps Tour).
Sul percorso dell’El Kantaoui GC (par 72) a Port El Kantaoui in Tunisia, terzo posto con 280 (-8) per lo spagnolo David Borda Antonana e quarto con 282 (-6) per lo svizzero Marc Dobias e per il francese Fabien Marty.
Ha ben tenuto Leonardo Sbarigia, ottavo con 284 (70 70 74 70, -4), nelle prime posizioni anche Federico Maccario, 13° con 285 (73 70 71 71, -3), e Alessandro Grammatica, 14° con 286 (72 73 70 71, -2), media classifica per Lorenzo Scotto, 23° con 288 (71 70 73 74, par) e per Nunzio Lombardi, 26° con 289 (72 72 70 75, +1), e bassa per Lorenzo Magini, 31° con 290 (74 70 72 74, +2), per Aron Zemmer, 34° con 291 (70 74 75 72, +3), per Andrea Romano, 36° con 293 (72 73 71 77, +5), e per Guglielmo Bravetti, 41° con 298 (72 71 76 79, +10).
Con il primo successo nel circuito Matt Wallace ha intascato 10.150 euro, su un montepremi di 70.000 euro, ed è salito in vetta alla money list (punti 19.766) ed Enrico Di Nitto, al quale sono andati 6.895 euro, si è portato al terzo (p. 9.197).
Sono usciti al taglio, caduto a 145 (+1), Corrado De Stefani, 49° con 147 (+3), Mattia Miloro e Alberto Campanile, 58.i con 149 (+5), Federico Colombo, 67° con 150 (+6), Gregory Molteni, 71° con 151 (+7), Joon Kim, 81° con 152 (+8), Federico Ranelletti, 92° con 154 (+10), Alberto Fisco e Valerio Pelliccia, 101.i con 156 (+12). È stato squalificato Giorgio De Filippi.
Fulvio Golob
Il primo amore è stato tutto per la neve, come direttore editoriale della rivista Sciare. Fra splendidi ricordi in sala stampa e sulle piste, quattro edizioni delle Olimpiadi Invernali (Lake Placid, Sarajevo, Calgary, Albertville), una decina di Campionati del Mondo di sci alpino e una valanga di gare di Coppa del Mondo.
Poi la passione si è spostata in mare, come direttore responsabile di Forza 7, storica rivista della nautica e infine, nel 1989, è arrivata la scoperta di un mondo meraviglioso, tutto tinto di verde.
La vera fortuna della mia vita è stata proprio vivere le grandi passioni legate allo sport attraverso il lavoro. E infatti, dopo numerose stagioni di maldestri tentativi con sacca e bastoni al seguito, anche l’amore per il Gioco con la “G” maiuscola è magicamente diventato un quotidiano impegno in redazione, come direttore di Golf & Turismo. Da allora, sono passati quasi 20 anni. Splendidi e indimenticabili come 18 buche giocate sotto par.