Le nostre abitudini sono state stravolte dalla pandemia e la fine del lockdown ci ha fatto scoprire un nuovo modo di affrontare la quotidianità. Il mondo intero ha dovuto adattarsi e lo stesso stanno facendo i professionisti del PGA Tour, da poco tornati alle gare.
Uno di loro però ha attirato l’attenzione di tutti per una scelta davvero estrema, C.T Pan.
Il pro di Taiwan, attuale numero 102 del World Ranking e vincitore lo scorso ano del RBC Heritage, gara in corso di svolgimento questa settimana all’Harbour Town Golf Links di Hilton Head, in South Carolina, è giunto al circolo per difendere il titolo addirittura in caravan, il mezzo di trasporto scelto dal campione per evitare potenziali contagi in questa fase di ripartenza.
Benvenuti nel golf professionistico all’epoca del Covid-19, un golf fatto di tamponi, mancanza di tifo e di abbracci post-vittoria e anche di un camper che attraversa gli Stati Uniti con a bordo un Tour Pro.
“Prima di acquistare il caravan abbiamo fatto una verifica sulle distanze che avremmo dovuto percorre tra un torneo all’altro e alla fine non è poi così male” – ha dichiarato Pan sull’argomento. Al suo fianco, nei trasferimenti, c’è la sola moglie, Yingchun Lin. La coppia ha così evitato costosi viaggi con jet privati e rinunciato pure al volo charter settimanale che il PGA Tour ha messo a disposizione dei giocatori.
Così Pan, dopo non aver passato il taglio al Charles Schwab Challenge, è partito dal Colonial Country Club di Fort Worth, in Texas, direzione Harbour Town Golf Links, Hilton Head Island. Ha attraversato sei stati, percorrendo 1.105 miglia, ovvero 1.778 chilometri, mica una passeggiata, quasi tutti sulla Interstate 20. Il viaggio è durato circa 16 ore, nove sabato e dieci domenica, con una sosta notturna a Roosevelt State Park, fuori Jackson, in Mississippi.
Il mezzo usato, un Mercedes-Benz Sprinter lungo 6 metri e dotato di un letto queen-size, una piccola ma moderna cucina, una doccia e un bagno. Ha tutta la sicurezza e le comodità di casa, compresi i loro cuscini personali, ha dichiarato Pan.
La strada è tuttavia ancora molto lunga: il trasferimento da Hilton Head al Travelers Championship, torneo in programma la prossima settimana a Cromwell, in Connecticut, richiederà altre 14 ore.
Da lì ce ne vorranno poi circa otto per raggiungere il Detroit Golf Club, sede del successivo Rocket Mortgage Classic. Abbordabile invece il trasferimento nell’Ohio centrale per il Workday Charity Open a il Memorial Tournament, entrambi previsti al Muirfield Golf Club di Dublin, a inizio luglio.
“In questo momento ancora delicato sia io che mia moglie non vogliamo volare e la scelta del caravan ci sembrava l’unica percorribile”, ha detto.
Pan, 28 anni, e sua moglie, entrambi nati a Taipei, conoscono perfettamente quanto possano essere pericolose le malattie infettive. Quando era soltanto un adolescente, nel 2002, la SARS si diffuse rapidamente dalla vicina dalla Cina. Sebbene si riuscì a contenerla abbastanza rapidamente, generando solo 8.500 casi in tutto il mondo, la SARS aveva un alto tasso di mortalità, l’11%. A Taiwan la percentuale è stata persino più alta, con 668 casi di cui 181 mortali.
“A gennaio avevamo già capito che questo nuovo virus era diverso – ha detto Pan -. È stata una decisione difficile ritirarsi dal Players Championship additirrura prima che il torneo iniziasse, non lo avevo mai fatto in carriera, ma a marzo la situazione era già insostenibile.
Ricordiamo molto bene la SARS, è stato un momento drammatico. Noi taiwaneesi siamo molto attenti da allora e indossiamo mascherine praticamente ovunque”.
Quando il PGA Tour ha annunciato la ripartenza per l’11 giugno, Pan, che vive a Houston, aveva ancora dei dubbi se scendere in campo o meno, ritenendo la decisione prematura. Ma lo staff del Commissioner Jay Monahan ha assicurato Pan e moglie, attivando una serie di rigide misure di sicurezza che hanno fatto cambiare idea al giocatore. “Hanno fatto un ottimo lavoro”.
Le preoccupazioni di Pan sono al momento rientrate e il mezzo di trasporto scelto ha contribuito a mantenerlo tranquillo e a proseguire la sua carriera di Tour Player. Il taiwanese ha dichiarato che, con molta probabilità, questo resterà il suo modo di viaggiare per gli Stati Uniti anche per l’anno prossimo.
Parlando di questa stagione però un’eccezione dovrà per forza farla: se si qualifica per il PGA Championship ai primi di agosto, per raggiungere l’Harding Park di San Francisco, in California, dovrà a quel punto obbligatoriamente rinunciare al suo fidato caravan per prendere parte al primo major del nuovo 2020.