Croara Country Club

Quest’anno il circolo ha cambiato la gestione del ristorante affidandolo alla Famiglia Cassinelli, capitanata da Dario con la moglie Clara e i figli Nicola e Michela. La famiglia Cassinelli non è una novità per Croara. Dario nel 1985, da giovane cameriere, entrava nello staff dell’allora gestore palesando già grandi doti di affabilità, professionalità e voglia di fare. Nel 1987 viene nominato Maître durante l’Open d’Italia Femminile. Nel 1990, le doti imprenditoriali, lo portano a intraprendere attività in proprio nella ristorazione della Val Trebbia la cui caratteristica è sempre stata la cucina tipica locale. Pensando alla valorizzazione del territorio in tutti gli aspetti, tra i quali rientra sicuramente la “cucina tipica”, il presidente del circolo Carlo Maria Masoero nonché fondatore di “Trebbia Shire” (associazione che si prefigge la valorizzazione del territorio della Val Trebbia sia in ambito culturale, sportivo e culinario) propone alla famiglia Cassinelli di ritornare a gestire il ristorante. Nicola e Clara sono gli chef che propongono ai soci i piatti della cucina tipica piacentina e non solo, mentre Dario, con la figlia Michela, si occupano della gestione della sala.

Il “piatto firma” del circolo

Tortelli con la coda (in dialetto piacentino Turteil cun la cuà)

I tortelli piacentini con la coda sono una variante dei classici tortelli ricotta e spinaci e pare che vennero inventati nel 1351 quando Francesco Petrarca fu ospite del nobile piacentino Bernardo Anguissola (feudatario dei Visconti) al castello di Vigolzone. Le cuoche del castello, stimolate dalla nota presenza, si inventarono una nuova pasta, creando questi fagottini di pasta ripiena che, a differenza dei tortelli più noti, hanno appunto la coda.

Da allora questo è il primo piatto più tipico da assaggiare quando si visita il piacentino, quello che mette tutti d’accordo evitando i più consueti campanilismi e che racchiude il senso di appartenenza a questo territorio di passaggio al confine con 3 regioni.

LA RICETTA Ingredienti (per 4 persone)

Pasta: 400 gr. di farina bianca, 2 uova, sale

Ripieno: 200 gr. di spinaci, 40 gr. di formaggio grana piacentino, 200 gr. di ricotta,
noce moscata, sale.

Condimento:
Una noce di burro, qualche foglia di salvia, formaggio grana piacentino grattuggiato.

Preparazione

Pasta: mettere la farina a fontana sul tavolo, nel centro aggiungere le uova, il sale un po’ di acqua tiepida e impastare il tutto. Tirare una sfoglia sottilissima, dividerla in strisce di circa 8 cm. e farne tanti quadrati o rombi di 4 cm. per lato.

Ripieno: dopo aver lessato gli spinaci, scolateli, strizzateli e tritateli con la mezzaluna: amalgamare poi con la ricotta, il formaggio e un poco di noce moscata.

Su ogni riquadro di pasta mettere un cucchiaino di ripieno e ripiegare la pasta chiudendo il tortello a triangolo, poi girare i due angoli e formare una treccia o meglio due code ben strette e sottili arricciandole tra il pollice il medio e l’indice.

Il circolo: sguardo al futuro

Più di duemila anni fa, nel 218 a.C., si consumò una delle più grandi battaglie della storia antica, quella del Trebbia, fra i Romani ed il condottiero cartaginese Annibale. Uno scontro cruentissimo nel quale Annibale coi suoi elefanti ebbero la meglio, tanto da far tremare il potere di Roma. Oggi, queste terre sono sede di ben più pacifiche e nobili sfide: quelle golfistiche. Croara negli ani si è guadagnato il giusto rispetto nel panorama golfistico internazionale ospitando la prima edizione del Ladies Italian Open, nel 1987, e negli ultimi due anni un torneo dell’Alps Tour. Le sue 18 buche, par 72, costeggiano il fiume Trebbia e da sempre sono in grado di mettere in difficoltà i giocatori di qualsiasi livello tecnico grazie ai suoi fairway stretti, green ondulati. Tutto contornato da querce, castagni, pioppi, robinie e dall’affascinante scenario lungo il corso del fiume, sui quali si alternano colpi lunghi con altri particolarmente delicati. Al centro del golf club sorge un’antica villa, avvolta nello splendido parco tra piscina e i campi da tennis che nel ‘700 si prestava a vacanze estive e ospitava le nobiltà di passaggio. Uno dei fiori all’occhiello del circolo emiliano è il Club dei Giovani, a riprova di quanto Croara creda nei ragazzi, il futuro e linfa vitale del movimento golfistico italiano. Nel 1993 e, successivamente nel 2018, il circolo ha infatti vinto il Seminatore d’Oro premio assegnato dalla Federazione Italiana Golf per l’eccezionale lavoro svolto nell’ambito dell’attività giovanile, che riflette l’impegno e la dedizione con cui il club ha saputo promuovere il golf tra i giovani, investendo in programmi di formazione e sviluppo.