La sponda americana del Grande Golf ha deciso di dare una mano a quella europea, in evidente crisi per la pandemia. Con il calendario ridotto ai minimi termini, l’European Tour sta passando un momento difficile. Anche oltreoceano i problemi non mancano, ma la stagione è ricominciata e tutti gli obiettivi più importanti non sono stati cancellati.
L’European Tour ne qualifica dieci per Winged Foot
Ben altra musica nella Vecchia Europa. Rimandato di un anno l’appuntamento più importante (Open Championship), si riparte a luglio. Dopo due tappe austriache con montepremi da Challenge (500.000 euro), lo spostamento in Gran Bretagna. In programma le sei tappe dello UK Swing, di cui due addirittura sovrapposte al WGC FedEx e al PGA Championship. Tetto degli assegni in palio 1.250.000 euro al British Masters di Lee Westwood. Per il resto non si va oltre il milione.
Un panorama davvero non esaltante. A lanciare una piccola ciambella di salvataggio, lo U.S. Open. Insieme con l’European Tour è stato inventato un premio per i migliori dello UK Swing. Considerando le prime cinque delle sei prove in calendario, verrà stilato uno speciale ordine di merito. I primi dieci, che non avessero già staccato il biglietto per Winged Foot (17-20 settembre), avranno l’opportunità di prendere parte al secondo major dell’anno. Un bell’incentivo in più per tutti i protagonisti dell’European Tour senza carta ed exemption americane.
I casi positivi del PGA Tour
Sul versante casalingo, il PGA Tour sta cercando di arginare l’assalto del COVID-19, che sta mietendo vittime ed estendendo pesantemente i contagi in tutti gli Stati Uniti. Sono state incrementate ancora le misure di protezione, dopo i primi casi positivi. Aumenterà il numero di controlli e tamponi, cui si devono già sottoporre con regolarità tutti i protagonisti del Tour.
“Dobbiamo imparare a convivere con questo virus – ha dichiarato il Commissario, Jay Monahan -. Su 2.757 test effettuati durante i primi tre tornei, i positivi sono risultati un ridottissimo 0,025 per cento. Il numero è quanto mai contenuto, ma anche un solo caso è da affrontare con attenzione.”
Al momento, gli unici giocatori risultati positivi sono Nick Watney e l’australiano Cameron Champ. Stessa situazione per Ken Comboy e Rick Elliott, rispettivamente caddie di Graeme McDowell e Brooks Koepka anche loro entrati in quarantena per precauzione.
Ritiro pure per Webb Simpson, fresco vincitore dell’RBC Heritage. In questo caso Simpson è risultato negativo a due test ravvicinati, ma nel frattempo aveva contratto il virus un familiare. In quarantena infine il fratello di Koepka, Chase. Né lui né il suo caddie avevano riscontrato problemi con i tamponi. Avendo però disputato un giro di prova in compagnia del caddie di McDowell, hanno preferito anche loro fare un passo indietro.