Conferenza “green” all’Olgiata: ne parliamo con la Dott.ssa Maria Cannata
Mercoledì 15 marzo alle ore 18:30 l’Olgiata Golf Club ospiterà la conferenza “L’ambiente è la nostra prima dimora. Come lo tuteliamo?” che vedrà protagonisti illustri relatori.
L’ambiente del golf è per sua natura sensibile ai temi di sostenibilità e tutela ambientale, ma mai prima di oggi un circolo si era fatto promotore di un evento di attualità così importante per il nostro Paese.
La conferenza si pone il fine di divulgare la conoscenza sullo sviluppo della transizione ecologica in Italia, sensibilizzando allo stesso tempo sull’importanza della salvaguardia ambientale e della biodiversità.
Organizzato in collaborazione con l’Associazione RespiriAmo, l’evento sarà un’occasione per dialogare con importanti esponenti del panorama “green” ed economico del nostro Paese, quali la dott.ssa Maria Cannata, membro del Consiglio degli Esperti presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, nonché socia fondatrice dell’associazione RespiriAmo; l’Architetto Elisabetta Spitz, Commissario Straordinario del Mose; il Prof. di Economia Politica a Tor Vergata Leonardo Becchetti; il Presidente del Parco regionale di Veio dott. Giorgio Polesi; il Docente in materia di parchi, giardini e arboricoltura ornamentale presso l’Università di Bologna dott. Alberto Minelli.
Tra i temi trattati ci saranno il ruolo del Mose nella salvaguardia di Venezia e della sua laguna; il Parco di Veio, che confina con il campo da golf di Olgiata; il ruolo dello Stato nello sviluppo di iniziative ecologiche, ma anche quello delle iniziative private (come le comunità energetiche) che possono contribuire a salvaguardare l’ambiente che ci circonda. Naturalmente sarà anche l’occasione per parlare della tutela dell’ambiente sul percorso da golf dell’Olgiata Golf Club e porre domande ai relatori stessi.
In occasione dell’evento abbiamo avuto il piacere di intervistare la dott.ssa Maria Cannata presso la sede romana di MTS (la società che gestisce la piattaforma di negoziazione dei titoli di Stato), di cui la dottoressa è presidente.
Iniziamo con una giusta presentazione: “Chi è” Maria Cannata?
Per quasi tutta la mia carriera ho lavorato al Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Per 17 anni, fino al gennaio 2018, sono stata a capo della Direzione generale Debito Pubblico.
Dopo questa data sono andata in pensione ma mi sono offerta di “restare”, a titolo gratuito, per collaborare, nell’ambito del Consiglio degli Esperti, con la Direzione del Debito pubblico. Questo perché mentre ero in servizio non ero riuscita ad emettere titoli green, dei quali ero convinta sostenitrice sin dal 2014, quando ho cominciato a maturare la percezione che la sensibilità per questo tema sarebbe cresciuta.
I primi emittenti sovrani “di peso” a partire in questa direzione sono stati i francesi che, già nel 2017, hanno emesso con regolarità un importante volume di titoli verdi, mettendo su un’imponente organizzazione statale, molto strutturata, per gestire il relativo monitoraggio e la rendicontazione.
Con il Gruppo di lavoro appositamente insediato presso la Direzione del Debito abbiamo stilato un rapporto sulle emissioni inaugurali di BTP Green effettuate nel 2021, pubblicato a maggio del 2022, e ora stiamo lavorando al successivo, riferito a quelle dell’anno scorso.
Parallelamente a questo incarico, dal luglio 2019 ho accolto con piacere l’invito a diventare la Presidente di MTS, la società che gestisce la piattaforma su cui si negoziano i titoli di stato. L’Italia è stata il primo paese al mondo ad avere un sistema di negoziazione totalmente telematica, ma ben pochi lo sanno!
RespiriAmo è l’associazione di cui è socia fondatrice, come è nata l’idea?
L’associazione è di recente fondazione, siamo io e un gruppo di associate appassionate di tematiche “green”, allo scopo di dare un contributo alla sostenibilità ambientale di Roma, la città in cui viviamo. Abbiamo organizzato la prima conferenza lo scorso ottobre 2022 a Palazzo Altieri (ospitati da Banco BPM) e con RespiriAmo ci siamo prefisse l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria e di alcune zone di Roma attraverso la piantumazione di alberi e di verde, in accordo con il Comune.
Dalle prime interlocuzioni con il Comune ci si è messi d’accordo affinché in alcune aree, come quelle intorno alle scuole dove gli studenti si ritrovano, si realizzassero dei quadrati con degli alberi piantati.
Gli alberi hanno un costo non irrilevante, pertanto ci auguriamo che con l’aumento dei soci e l’arrivo degli sponsor potremo fare sempre meglio. E’ un piccolo passo che va nella stessa direzione di altre iniziative importanti come i fondi del PNRR. E’ importante dare un contributo. Questa città ha molto bisogno di riqualificare alcune zone, anche periferiche. Non c’è bisogno di abbellire quello che è già bello.
E quindi è nata l’idea di una nuova conferenza, questa volta nella splendida location di Olgiata Golf Club
Sì, l’idea è nata con il Presidente di Olgiata Golf Club, Stefano Iacobelli, che ha proposto di mettere a disposizione il circolo per questo evento.
Ci saranno vari speaker oltre a me, che parlerò dell’emissione dei BTP Green (i Buoni del Tesoro Poliennali Green sono i nuovi titoli di stato italiani connessi al mondo della finanza sostenibile, ndr.) cominciati nel 2021.
Richiedono un grande lavoro di verifica e di rendicontazione su come sono state spese le risorse statali con questo fine, quindi per tutto ciò che è valido e favorevole dal punto di vista ambientale; poi ci sarà l’architetto Spitz, Commissario Straordinario del Mose che parlerà di come il Mose sia stato effettivamente di fondamentale importanza per proteggere Venezia e anche la Laguna da oltre due anni (da quando è entrato in funzione quindi), e questo nonostante le tante polemiche riguardo ai suoi finanziamenti.
Il Mose, infatti, evitando che l’acqua marina invadesse ripetutamente l’ambiente lagunare, ha contribuito e contribuisce alla preservazione della salinità e della biosfera; poi ci sarà il prof. Becchetti dell’Università Tor Vergata che parlerà di riconversione energetica e delle comunità energetiche.
L’efficientamento energetico è una componente di punta delle iniziative statali finanziate con i BTP Green. Seguirà un intervento del Direttore del Parco di Veio, che è regionale quindi non finanziato dai BTP Green, che sono solo statali, ma che gode però di una situazione analoga: è un parco che ha una finalità ambientale che si coniuga con la valorizzazione del sito archeologico. Infine, chiuderà il dott. Minelli, l’agronomo dell’Università di Bologna che da tempo cura e monitora, anche con tecniche di avanguardia, i numerosi alberi piantati all’interno del parco del Golf club.
L’intenzione è quella di realizzare interventi brevi, di 10-15 min al massimo, per lasciare molto spazio alle domande. Ci interessa che si vada al cuore degli argomenti trattati.
Relativamente al suo intervento, può dirci qualcosa di più?
Parlerò di ciò che comporta per lo Stato emettere Titoli Green, i quali devono rispondere a determinati requisiti da rendicontare agli investitori: come sono state spese le risorse destinate a progetti e iniziative con positivo impatto ambientale per esempio, e se sono stati rispettati i sei obiettivi dell’Unione Europea, individuati con determinate categorie.
Noi ne abbiamo individuate altrettante: la prima categoria è relativa alla produzione e autoconsumo di energia da fonti rinnovabili da parte di aziende (categoria finanziata da agevolazioni fiscali).
La seconda riguarda l’efficientamento energetico in generale, e quindi un po’ tutti gli edifici (soggetti anch’essi alle agevolazioni fiscali).
La terza, come le successive tre, non è costituita da agevolazioni fiscali, ma sono spese dello Stato che riguardano i trasporti (anche il trasporto pubblico locale), le infrastrutture ferroviarie.
La quarta categoria è relativa ai sistemi anti inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo; la quinta riguarda la tutela dell’ambiente e la biodiversità, e comprende, fra l’altro, investimenti nelle infrastrutture idriche e il finanziamento dei parchi e delle aree protette statali.
L’ultima categoria è relativa alla ricerca in ambito ambientale. L’Italia non spende molto per la ricerca, ma c’è da dire che la gran parte delle risorse sono destinate all’ambiente (studi sul clima come la missione in Antartide, o l’attività dell’ISPRA e dell’ENEA, ecc…).
L’emissione dei BTP Green è centrale. Può darci qualche nozione in merito?
Con l’emissione dei BTP Green si finanziano tutte le opere di cui sopra, in base a quelle che sono le risorse nel bilancio dello Stato e purché le spese siano monitorabili dal MEF (ad esempio “cosa si è andato a realizzare con quella spesa?”). Potremmo definirlo una sorta di piccolo PNRR. Sono stati emessi per la prima volta, in due tranche, 13,5 miliardi nel 2021, 8 miliardi nel 2022 e nel 2023 c’è l’intenzione di eguagliare, se non aumentare, le emissioni del 2021, in virtù del fatto che la domanda per questi titoli è in crescita: il mercato finanziario vuole investire sempre di più in prodotti sostenibili.
Si è visto che, nelle emissioni fatte, circa il 20% degli investitori che non avevano mai acquistato BTP hanno invece acquistato i BTP Green. Possiamo quindi essere fiduciosi nel continuo e positivo lavoro che in Italia si sta facendo per la tematica ambientale.