Una starting list da grandissimo torneo quella della CJ Cup @ Summit. Sono infatti in campo 12 dei primi 15 della classifica mondiale. Solo tre gli assenti e cioè Jon Rahm (impegnato a Valderrama dove ha riportato un incredibile +7 nel primo giro), Patrick Cantlay e Bryson DeChambeau.
Field a invito è ridotto a 78 giocatori al Summit Club di Las Vegas, per la prima volta protagonista sul PGA Tour. Il percorso di Tom Fazio (6.800 metri, par 71) si trova non distante dalla famosa The Strip, la strada più nota della celebre mecca di gioco d’azzardo e scommesse del Nevada.
Al termine della prima giornata, al comando con uno straordinario 61 il 34enne Robert Streb. Nel suo giro in 11 sotto il par, alla buca 6 era a -7, grazie a un eagle e cinque bogey consecutivi. Il giocatore dell’Oklahoma ha già ottenuto un successo quest’anno sul PGA Tour, nel RSM Classic, che bissa l’altra vittoria, ottenuta nel 2015.
Prestazione super anche per il secondo in classifica, Keith Mitchell, che ha chiuso a un solo colpo da Streb, e cioè 10 sotto il par. A -8 Harry Higgs, seguito a -7 da Hudson Swafford, dal sempre più convincente Victor Hovland e da un pimpante Sergio Garcia. È poi la volta di un bel gruppetto al quarto posto, con lo score di 6 sotto par. Con questo risultato hanno chiuso il primo giro, fra gli altri, Cameron Smith, Hideki Matsuyama, Ian Poulter, Scottie Scheffler, Jordan Spieth e un inatteso Rickie Fowler, che speriamo possa ritornare ai suoi livelli di qualche tempo fa.
Curiosità: 78° e ultimo posto (+5) per Jason Kokrak, il vincitore del torneo nella passata stagione.
Montepremi importante, quello della CJ Cup. In totale, sul piatto ci sono 9 milioni e 750mila dollari. Essendo una gara a inviti e con partecipazione ridotta alla metà rispetto ai consueti appuntamenti sul PGA Tour, non ci sarà taglio dopo la seconda giornata di gara a Las Vegas.