Non dimenticherà facilmente questa settimana Vaughn Taylor, a pochi giorni dal suo 40° compleanno (li compirà il prossimo 9 marzo).
Il giocatore di Roanoke (Virginia), passato pro nel 1999 e con all’attivo due vittorie nel Reno-Tahoe Open (2004 e 2005), evento minore del PGA Tour, dipinge un quarto giro da applausi sul famoso percorso di Pebble Beach. Taylor chiude a -17 (70 68 67 65) con nove birdie (consecutivi quelli decisivi dalla 13 alla 16) e due bogey, mancando per un soffio l’apoteosi alla 18, dove con un’altra buca sotto par avrebbe evitato quasi un’ora di grande tensione in attesa dei suoi avversari.
Su tutti Phil Mickelson, alla ricerca del 43° successo sul palcoscenico del Grande Golf, una vittoria che ormai gli manca da ben 50 tornei e cioè da quel trionfo all’Open Championship del 2013, a Muirfield.
In testa dopo 54 buche, Lefty (-16, 68 65 66 72) però parte male nel giro conclusivo. Recupera due bogey con altrettanti birdie, inciampa ancora altre due volte e ripareggia chiudendo sotto par la 13 e, soprattutto, la 17.
Per costringere Taylor al playoff ci vorrebbe però il birdie alla 18, che Mickelson prepara con l’enorme esperienza di chi l’AT&T lo ha già vinto ben quattro volte. Il terzo colpo d’approccio sul par 5 finale gli consente di piazzare la palla a meno di due metri dalla buca, per un putt non scontato ma senz’altro più facile di molti già infilati dal fuoriclasse di San Diego. Il colpo però sborda e Mickelson resta impietrito a guardare la palla 30 centimetri fuori dalla buca, mentre in zona campo pratica Taylor finisce in gloria fra le braccia della moglie Leot e della piccolissima figlia, con cui risiede ad Augusta, in Georgia, celeberrima sede del Masters.
Ultime annotazioni sul vincitore. Nonostante una carriera non folgorante (miglior risultato in un major il decimo posto ad Augusta nel 2007, poi un 28°, un 66° e per il resto tagli mancati o mancate partecipazioni), Taylor ha accumulato oltre 12 milioni di dollari di premi. Nella stagione in corso, fra PGA Tour e Web Tour, il circuito minore, aveva ottenuto un 20° posto, mancando due tagli e ritirandosi nell’altra gara disputata. Al momento era 447° nelle classifiche mondiali. Per finire, Taylor è stato ammesso all’AT&T come prima riserva. Doveva proprio essere la sua settimana fortunata…
Terzo in classifica lo svedese Jonas Blixt (-15), quarti (-14) il suo connazionale Freddie Jacobson e il giapponese Iroshi Iwata, in corsa per la vittoria fino alla buca 15 e poi persosi dietro due bogey alla 16 e alla 18. Da ricordare ancora i sesti posti di Reed e Rose, l’ottavo di Koepka, l’11° di Day. Ottimo ultimo giro di Jordan Spieth, sei sotto par con relativo recupero di 33 posizioni, per il 21° posto finale.
Montepremi di 7 milioni di dollari di cui oltre 1.2 andati a Vaughn Taylor.