Il 16 luglio Brunello Cucinelli ha presentato al Piccolo Teatro Strehler di Milano il suo nuovo progetto, BrunelloCuccinelli.AI, un sito che desidera esprimere quella che lui stesso definisce “Umana Intelligenza Artificiale” il cui intento è quello di misurarsi con una tecnologia capace di valorizzare le migliori qualità dell’intelligenza Artificiale.
Il sito nasce dalla piattaforma principale, Solomei AI, che avrà l’obiettivo di generare e raccogliere una nuova generazione di interfacce che uniscono umano e artificiale, unitamente a quella dell’essere umano.

È nata così l’idea di usare l’AI per innovare il modo in cui i siti web vengono progettati e realizzati.

Il sito, infatti, non ha una barra di ricerca, sezioni, finestre, ma si presenta come uno spazio orizzontale, che traccia una linea diretta con il visitatore e lo lascia esplorare liberamente, muovendosi tra le sue illustrazioni delicate e le sue storie. Spingendosi più a fondo nella ricerca, emergono ideali e sogni, una storia di amore e passione per la propria terra e per i propri dipendenti. BrunelloCucinelli.AI rimane separato dal sito istituzionale dell’azienda e si propone «come un abito su misura per le persone che vogliono capire meglio la nostra filosofia», ha spiegato l’imprenditore durante la presentazione a Milano.

Il nostro sito internet si alleggerisce dalla costrizione delle pagine e rimette al centro di tutto la persona che, in piena libertà, ne va scoprendo i contenuti. Sulla piattaforma infatti sarà possibile creare domande e ottenere risposte, generate esattamente come se ci fosse un bibliotecario pronto a risponderti

Il progetto è frutto di un lavoro di ricerca che va avanti da circa tre anni e che ha coinvolto studiosi provenienti dal mondo della matematica, dell’ingegneria, dell’arte e della filosofia.

Sul palco del Teatro è intervenuto da remoto anche Reid Hoffmann, tra i padri dell’intelligenza artificiale e fondatore di LinkedIn: “Mi piace immaginare l’Ai come una grande metropoli da visitare, esplorare e imparare ad attraversare”.
Lo stilista umbro ha poi proseguito domandandosi come mai l’intelligenza artificiale dovrebbe sostituire quella umana, quando ha tutto il potere di valorizzarla. Non sovrapporsi quindi, e nemmeno cancellare o annullare, ma invece amplificare il capitale umano.

Con questo progetto, Cucinelli conferma un forte legame con la tradizione ma, allo stesso tempo, si dimostra attento al cambiamento e all’innovazione diventando, di fatto, uno dei primi nomi nel mondo della moda a esplorare e approfondire le potenzialità dell’intelligenza artificiale.